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Napoli, ‘Ironman’ Callejon: 122 gare disputate su 123

Nei 4 anni in maglia azzurra l’ex calciatore del Real Madrid sotto 2 allenatori (Benitez e Sarri), ha saltato solo 1 singola partita in Serie A.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il segreto di Pulcinella o, se vogliamo, l’arma segreta azzurra ha un nome, un cognome ed un numero: Josè Maria Callejon 7. Nota lieta di questa stagione azzurra con 6 reti in 12 gare (Champions League compresa). Una vera spina nel fianco per le difese avversarie che spesso diventa l’uomo in più in fase passiva.

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Ironman Callejon

Passano le stagioni, gli allenatori e i compagni di squadra ma, a Napoli, l’unica certezza si chiama José Maria Callejon. L’ex Madrid, infatti, sotto 2 allenatori (Benitez e Sarri), ha saltato, nei 4 anni in maglia azzurra, solo 1 singola partita in Serie A, per giunta a causa di una squalifica (122 gare disputate su 123). Lo spagnolo, arrivato in sordina alle falde del Vesuvio per circa 10 milioni di euro, ha sorpreso dirigenza e tifosi per costanza di rendimento, duttilità tattica e presenze in campo ripagando, abbondantemente, la cifra sborsata.

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Questo suo utilizzo, così continuo, si sta confermando anche in questo inizio di stagione, lo dimostra il fatto che, il numero 7, risulta essere il calciatore più utilizzato della rosa, dietro solo a Hamsik, Koulibaly e Reina (796’ totali). Un minutaggio quindi, che lo rende un vero e proprio Ironman versione napoletana.

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Duttilità tattica

Callejon, complice l‘infortunio di Milik e la contestuale squalifica di Gabbiadini, diventa ancor più prezioso grazie alla sua capacità di interpretare diversi ruoli in campo, specie in fase offensiva. In più, nel suo curriculum vanta una pregressa esperienza da prima punta coi blancos del Real Madrid (20 gol in 77 presenze), una posizione questa, che va occupata nel miglior modo possibile. L’azzurro inoltre, da quest’anno riveste un ruolo ancora più importante non solo per le sue caratteristiche atletiche che gli consentono di coprire anche in fase passiva (vedi le sue sgroppate difensive fino alla propria area di rigore) ma, per la capacità di essere, spesso, fra i migliori in campo collezionando una media voto altissima: 7.34 a partita, numeri che gli permettono di primeggiare su tutto il resto della squadra.

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Inserimenti, tagli e intuito: le armi di Josè

51 gol in quattro anni, sono il frutto di una grande capacità tattica da parte del giocatore iberico che riesce a sfruttare appieno durante la singola stagione. Callejon, pur giocando, spesso, sulla corsia di destra (27,3% a ridosso dell’area avversaria, 36,4% a centrocampo e 18,2% nella propria metà campo), riesce a trovarsi, grazie ai suoi tagli e ai suoi celebri movimenti a L (situazione di gioco pensata per evitare l’offside), davanti alla porta avversaria dove, di solito, diventa implacabile.

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