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Napoli, Insigne sul caso Koulibaly: “A San Siro ho perso la testa per quel che è successo”

L’attaccante napoletano, durante un’intervista a DAZN, ha parlato di quello che è successo a Milano contro l’Inter e del suo nervosismo: “Se a San Siro non fosse successo quel che è successo non credo mi sarei fatto espellere”. Infine parla della maglia di Maradona e spera che un giorno possa diventare così anche il suo numero 24: “Spero di rimanere tanto nel cuore della città da far ritirare un giorno anche la 24”.
A cura di Vito Lamorte
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Il Napoli torna a Milano e giocherà a San Siro per la prima volta dopo quel triste 26 dicembre 2018, quando durante la sfida con l'Inter, preceduta dalla morte dell'ultrà Daniele Belardinelli, da una zona degli spalti del Meazza si sono alzati dei cori razzisti a Kalidou Koulibaly. Una partita che il Napoli ha chiuso in 9 uomini per l'espulsione del difensore senegalese e di Lorenzo Insigne che in un'intervista a DAZN, ha parlato di quella brutta serata:

Se a San Siro contro l’Inter non fosse successo ciò che è successo a Koulibaly, non credo che io mi sarei fatto espellere. A volte per il nervosismo perdo un po’ la testa, so che devo controllarmi di più.

Su Higuain e Ancelotti

A San Siro Insigne non troverà il suo ex compagno Gonzalo Higuain, trasferitosi in settimana al Chelsea dopo la breve parentesi milanista ("Non lo sento da tempo. Ha fatto la sua scelta, in bocca al lupo") mentre ci sarà Carlo Ancelotti, che tornerà al Meazza da avversario dei rossoneri e per lui sarà una gara molto speciale:

Con lui ho un ottimo rapporto, lui ce l’ha con tutti. Ho sempre voluto lavorare con lui, perché ha vinto tanto e l’ho sempre stimato. Il cambio di ruolo? Me lo propose dopo la sconfitta contro la Samp, è stata una sua intuizione e io mi sono messo subito a sua disposizione.

Su Zeman e Maradona

Il numero 24 del Napoli ha parlato del suo percorso dei crescita e di chi ha fatto esplodere il suo talento, cioè Zdenek Zeman che l'ha allenato nella stagione 2011/2012 a Pescara in Serie B:

Mi ha lanciato nel grande calcio e se oggi sono questo giocatore molto è merito suo. Ogni giorno ci faceva pesare nel suo ufficio, ma entrare lì dentro era come essere a Milano, tutto bianco. Pieno di fumo.

Infine Lorenzo Insigne è diventato un protagonista in Serie A col suo Napoli ma non ha mai preteso di indossare la maglia numero 10 di Diego Armando Maradona, il simbolo della storia azzurra:

Sono molto scaramantico, la 24, che porto perché è la data di nascita di mia moglie, mi ha portato fortuna. Spero di rimanere tanto nel cuore della città da far ritirare un giorno anche la 24.

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