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Napoli, in Champions attento a Vilhena: rifiutò la serie A per amore della mamma

Fu vicinissimo all’Inter e alla Sampdoria. A Milano non andò per la mancanza di fiducia dei nerazzurri (“scelsero Banega”) mentre a Genova ci furono motivi personali (“decisi di stare vicino a mia mamma, malata”). Scelte perfette: col Feyenoord ha conquistato tutto la scorsa stagione: coppa, Supercoppa d’Olanda e campionato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il prossimo avversario del Napoli si chiama Feyenoord, la squadra olandese contro cui l'undici azzurro schiererà un certo Dries Mertens, il ‘Ciro' di origini belghe che giocherà un personalissimo ‘derby' dei Paesi Bassi in Champions League. E se da un lato è proprio Mertens a identificare il Napoli di oggi, incentrato sullo spirito di squadra, il gioco collettivo e i gol pesanti, anche nel Feyenoord c'è un giocatore-faro. E' Tonny Vilhena.

Vilhena, il simobolo della rinascita del Feyenoord

Un titolo che mancava dal 1999

Vilhena è nato e cresciuto nel club olandese ed è stato protagonista, felice e triste nel corso del tempo e dei casi, di tutto ciò che il club ha dovuto affrontare in questi ultimi anni. Fino al successo in campionato, uno storico trionfo perché mancava dal 1999, e che ha visto proprio in Vilhena il giocatore determinante per il trionfo.

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Alti e bassi, sempre nel Feyenoord

Tonny Vilhena è un po' l'anima del Feyenoord attuale perché ha saputo superare critiche e delusioni, promesse mai mantenute e regalato successi insperati. Per lui a Rotterdam ci sono stati tempi difficili soprattutto in giovane età: in Eredivisie non ha mai sfondato pur il Feyenoord puntasse moltissimo su di lui. A vincere erano altre realtà da Amsterdam, a Eindhoven, Enschede, Alkmaar.

Chi è e come gioca Vilhena?

22enne tuttofare

Alla fine, però, ha vinto Vilhena e con lui tutto l'ambiente Feyenoord che ha creduto in un progetto messo spesso in discussione. E ha vinto in tutto, perché dagli inizi in cui si cimentava anche come esterno difensivo, Vilhena è riuscito a imporsi nel suo ruolo attuale, centrocampista di sostanza che gli ha permesso anche l'approdo in Under21.

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Simbolo del progetto di Van Bronchorst

Perché Vilhena è un punto di riferimento del Feyenoord: a 22 anni è già alla settima stagione in squadra e negli ultimi 15 mesi ha conquistato ciò che non aveva fatto nei sei anni precedenti: coppa, campionato, supercoppa. Merito suo ma anche e sopratutto del tecnico Van Bronckhorst che è riuscito a dare alla squadra un approccio vincente. Permettendo oggi al Feyenoord, almeno in Olanda di guardare tutti dall'alto verso il basso.

Tra mercato e famiglia

Vicino a Samp e Inter

La storia di Vilhena si sofferma anche su una data precisa, il 2016. In quel periodo venne cercato prima dall'Inter e poi dalla Sampdoria. Entrambe rifiutate per motivi differenti. Nel primo caso i nerazzurri virarono su Banega: "Il progetto non era convincente e non mi diedero fiducia: volevano me e poi intanto compravano Banega". Per la Samp, il no arrivò per motivi differenti: "Stava male mia mamma, potevo volare a Genova dove c'era il contratto già pronto ma decisi di restare in Olanda".

Un mercato sempre in fermento

Oggi, Vilhena è un oggetto di mercato delle grandi d'Europa. E' duttile, bravo, giovane. Di prospettiva. E finalmente sta dimostrando anche di essere un giocatore dalla mentalità vincente. Ha giocato esterno difensivo, oggi è un centrocampista centrale ma ha avuto un passato anche da trequartista. Anche per esperienza non è da meno a colleghi più grandi: fisso in Under21 con il Feyenoord si sta ritagliando un'esperienza in Champions che avrà il suo peso la prossima estate.

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