Napoli: dal Mondiale al rigore contro la Lazio, Higuain sbaglia nei match decisivi
Se cercate risposte alla deludente stagione del Napoli, vi basterà riavvolgere il nastro delle sfide decisive giocate dalla squadra di Benitez in stagione. Dal preliminare contro l'Athletic Bilbao fino al match del San Paolo contro la Lazio, passando dalla doppia semifinale di Europa League, l'annata partenopea è stata un pianto che ha coinvolto e colpito soprattutto allenatore e giocatore simbolo di questa squadra. Silurato (o accompagnato alla porta, fate voi) l'allenatore, sul banco degli imputati rimane lui: Gonzalo Higuain. Il "Pipita", nonostante la doppietta che aveva rimesso in piedi la partita di Fuorigrotta, ha deluso sul più bello tradendo le attese di un'intera città. Quel rigore calciato alle stelle, rimarrà impresso nel cuore dei tifosi quanto l'errore madornale nella finale mondiale contro la Germania, o come le occasioni sprecate nei 180 minuti contro il Dnipro.
Higuain è il simbolo di questa resa partenopea. L'uomo che avrebbe dovuto diventare decisivo nei momenti cruciali della stagione. L'attaccante, che già in questa annata è andato a fasi alterne, ha steccato anche recentemente nella delicata partita dello "Stadium" contro la Juventus, toccando uno dei suoi punti più bassi da quando è arrivato in Italia, prima del penalty calciato malissimo davanti al biancoceleste Marchetti. Molle sulle gambe e sempre in ritardo a Torino, scatenato ma sfortunato nella seconda parte di gara contro la Lazio: partita che avrebbe cambiato radicalmente la stagione della sua squadra e i pareri sul suo campionato non propriamente giocato da "top player".
Un'errore sconcertante, quello contro i capitolini, che mette ora il "Pipita" al centro delle polemiche insieme a Rafa Benitez e all'imbarazzante, quanto nervosa, retroguardia vista in stagione. Per Gonzalo Higuain è stato un finale da censura, assolutamente al di sotto delle aspettative. Quasi irritante nel suo divenire. L'ex Real Madrid ha "toppato" alla grande anche in Europa, nelle due semifinali di Europa League (giocate contro il Dnipro, mica contro il Barcellona), sbagliando palle decisive che avrebbero potuto cambiare il corso della storia napoletana.
Per molti tratti del campionato, l'argentino si è messo in evidenza più per le sue scenate isteriche (vedi nel finale a Parma) che per i gol e le giocate. Un problema non da poco per Aurelio De Laurentiis e per l'allenatore che, nel prossimo anno, sarà chiamato a risollevare le sorti del Napoli. Se è vero, come pare, che il prescelto per sostituire Benitez sulla panca del Napoli è Mihajlovic, per Higuain sono in arrivo giorni difficili perché con il sergente Sinisa, mentore e primo tifoso di Manolo Gabbiadini, chi non combatte sta fuori dalla lotta.
Incontro De Laurentiis-agente di Higuain per il futuro
A rilanciare le ultime notizie è ‘Sky Sport' che racconta di un incontro tra De Laurentiis e il fratello-agente di Higuain che avverrà entro la settimana e servirà a chiarire la situazione. La permanenza del Pipita sotto il Vesuvio è in bilico: l'argentino vuole un Napoli competitivo, che gli permetta di esprimersi al meglio, altrimenti chi sarà in grado di soddisfare le richieste economiche del club prenderà il calciatore.
Si muovono Atletico Madrid e Manchester United
L'Atletico Madrid ha soldi da spendere: è in Champions e ha una società irrobustita dai recenti ingressi. Per la prossima stagione ha già un nome in agenda, è quello di Gonzalo Higuain che Simeone vorrebbe sull'altra sponda di Madrid, quella dei colchoneros, considerato anche che Mario Mandzukic andrà via. Il croato piace al Milan che ha bisogno di rilanciarsi. Il Pipita, sotto contratto fino al 2018, può essere tentato dal ritornare in Spagna. Serviranno un bel po' di milioni, per arrivare a Higuain. Soldi che, in casa Manchester United, non sono un problema. Secondo indiscrezioni giunte dall'Inghilterra, van Gaal potrebbe offrire fino a 60 milioni di euro per convincere il giocatore a trasferirsi. Il problema per i Red Devils è che l'unica persona da convincere si chiama Aurelio De Laurentiis che, in risposta all'offerta inglese, ha già messo le mani avanti chiedendo non meno di 100 milioni.