Napoli, giallo e figuraccia Soriano: calciomercato col botto al contrario
Come spesso ci ha ormai abituato, il calciomercato regala sempre clamorose notizie negli ultimissimi minuti prima della chiusura: colpi a sorpresa, acquisti o cessioni fatte nel lampo di un batter di ciglia, fogli depositati con l'inchiostro ancora fresco. Insomma, di tutto e di più all'insegna dell'incertezza e del dubbio che attanaglia i tifosi dal primo all'ultimo secondo. E poi, ecco la sorpresa che non t'aspetti: il colpo last-minute che non viene ufficializzato perché le società si perdono dietro cavilli e clausole di un contratto troppo lungo e complicato per essere depositato per tempo. Facendo fare una pessima figura a tutti, club, dirigenti e giocatore.
E' ciò che è capitato al Napoli che non è riuscito a depositare in tempo l'acquisto dalla Sampdoria del centrocampista Soriano, nemmeno è arrivata alcuna mail all'indirizzo della Lega. Nessun documento ufficiale che potesse salvare in extremis una trattativa tanto lunga quanto affannosa e conclusa nella maniera più beffarda possibile. Tempi tecnici ristretti, è la versione ribadita a pochi istanti dal ‘gong'. Tutto a causa (sembra) delle postille abitualmente inserite dal presidente De Laurentiis sui diritti d'immagine imposti ai suoi tesserati, postille che hanno dilungato oltre le 23 di lunedì 31 agosto i tempi per completare le carte. Imbarazzante smacco per un Napoli che resta beffato.
Le parole di Ferrero: "Soriano? Era un affare complicato, lui si allena a Coverciano. Io ero qui per tutti, c'era accordo con De Laurentiis ma è saltato solo per la tempistica. Sono felice di aver trattenuto un grande calciatore".
La versione del Napoli – Nessuna versione ufficiale ma solo un racconto dell'agenzia Ansa che fa riferimento a fonti vicine alla società e spiega le ragioni del flop dell'affare Soriano: il sì tardivo (ore 22.15) del calciatore ha sottratto tempo tecnico prezioso per chiudere ufficialmente il contratto e depositarlo in Lega. La firma di Soriano sul documento, a differenza di quanto circolato nella serata di lunedì, non sarebbe mai stata apposta e nemmeno c'entrano i diritti d'immagine per giustificare un'operazione così estenuante.
Lo scoglio dei diritti d'immagine – La trattativa era stata portata avanti tra stop e ripartenze da oltre due settimane con il Napoli sempre col fiato sul collo del presidente Ferrero per avere il centrocampista richiesto da Sarri. Un lavorìo ai fianchi che sembrava inutile fino agli ultimi istanti di calciomercato quando alla fine il numero uno della Doria ha ceduto davanti all'ultima offerta partenopea. Peccato che poi tutto sia naufragato.
L'offerta giusta: 13 milioni più Zuniga – Una trattativa estenuante che alla fine si è trasformata in una barzelletta: l’intoppo relativo ai diritti di immagine sembrava risolto, la fumata bianca con la Sampdoria era arrivata su basi certe, ma il contratto sul tavolo della Lega Calcio non è mai arrivato. Il Napoli si era spinto oltre ogni lecito: 13,5 milioni di euro alla Sampdoria più il prestito di Juan Camilo Zuniga. Ma alla fine, clamorosamente, i contratti non sono stati depositati e la doppia operazione che prevedeva il passaggio alla Sampdoria di Camilo Zuniga in prestito e l'acquisto, da parte dei partenopei, di Roberto Soriano è saltata.