Napoli, Gattuso: “Felice a metà, gran prova rovinata con le distrazioni nel finale”
La vittoria del San Paolo passa attraverso i gol della difesa: l'attacco non punge, anche se Gattuso alla fine proverà a cambiare le carte in gioco. Manolas prima, Di Lorenzo poi stendono il Torino e questa è la nota più positiva di un altro weekend condizionato dalle notizie attorno al Coronavirus. Per il resto, il ‘brutto' Napoli ha fatto la sua parte: ha giocato e vinto, senza brillare ma confermandosi in via di guarigione. Dopo l'ottima prova contro il Barcellona in Champions League serviva la conferma in campionato che è arrivata.
Felicità a metà, troppi errori nel finale
Per Rino Gattuso soddisfazione nel risultato, un po' meno per le tante occasioni create e mai finalizzate rischiando la beffa nel finale. Una gara positiva ma con troppi rischi: "La squadra mi è piaciuta molto per tutta la gara ma sono arrabbiato per il gol preso nel finale. Una buona prestazione rovinata perché abbiamo avuto sufficienza negli ultimi minuti. Poi è mancata anche la cattiveria nel momento decisivo: begli ultimi metri siamo stati molli".
Dagli errori ai 40 punti, il cammino di Gattuso
Questo il ‘lato oscuro' di una vittoria che ha comunque rilanciato il Napoli in classifica: "Dobbiamo imparare a restare sul pezzo e ad adattarci alla situazione. Stiamo imparando a giocare in due fasi: belli con la palla e brutti come me quando dobbiamo difendere. I 40 punti da raggiungere? Non scherzavo: al di là degli errori che ho fatto anch'io all'inizio adesso siamo più quadrati. Certe cose non possiamo permettercele, l'ho capito anch'io".
Mertens e Allan, tra forma e rancore
Poi un pensiero sui singoli come Mertens e Allan croce e delizia di un napoli che ha necessità di avere il supporto di tutti i suoi uomini, sempre: "Dobbiamo giocare al 100 per cento e essere concentrati dall'inizio alla fine. Mertens spero possiamo averlo ancora a lungo in queste condizioni. Allan? Può fare il vertice basso in mediana, poi per il resto non c'è problema: se ci si allena come dico io e non come dicono loro, io non porto rancore"