Napoli, et voilà il Nizza: da Balotelli al 4-2-3-1, pregi e difetti della squadra Favre
La sfortunata tradizione europea del Napoli nelle urne, a questo punto tutt'altro che benevole, di Nyon continua. E si perché l'avversario degli azzurri sarà proprio il Nizza di Mario Balotelli, una delle squadre che, nell'immediata vigilia, tutti, addetti ai lavori e tifosi, speravano di evitare.
E invece, come nei sorteggi della prima Champions League targata Mazzarri, come nella seconda edizione di marca Benitez ed allo stesso modo negli ottavi dello scorso anno, quando i partenopei incrociarono i guantoni con il Real Madrid poi vincitore della manifestazione, il Napoli, per entrare nell'élite del football continentale, dovrà scalare una tortuosa e irta montagna. Così, dal modulo al valore di mercato dell'intera rosa passando per l'uomo simbolo, vediamo pregi e difetti del Nizza di Favre, prossimo avversario (16-22 agosto) degli uomini di Sarri.
- La squadra: 4 titoli di Francia e 4 promozioni in Ligue 1
- Da scarto del Liverpool a uomo in più del Nizza: Mario Balotelli
- Il 4-2-3-1, il credo (variabile) di mister Favre
- Automatismi, trame offensive e pregi di squadra: il Nizza vuole comandare il gioco
- Nizza, il valore di mercato della rosa è a quota 109 milioni di euro
- Solo amichevoli e nessun precedente ufficiale: lo score è però alla pari
La squadra: 4 titoli di Francia e 4 promozioni in Ligue 1
Il Nizza, precisamente: l’Olympique Gymnaste Club de Nice Côte d'Azur, viene fondato nel 1904 e, almeno inizialmente, il sodalizio è una polisportiva con un mix di discipline al suo interno. Nel 1908, invece, la sua sezione calcistica si divide dalla “casa madre” assorbendo altri club minori cittadini fino all’attuale denominazione presa, ufficialmente, nel 1924. In questi 113 anni di vita, il Nizza vince 4 titoli nazionali (l’ultimo nel 1958/59), 3 Coppe di Francia (l’ultima nel 1996/97) ed una Supercoppa oltre a 4 campionati di Seconda Divisione. La compagine francese è nella Ligue 1 ininterrottamente dal 2002/03.
Annata 2016/17, miglior piazzamento dal 1972/73
Nell’annata scorsa il Nizza è stata una delle sorprese della Ligue 1 con la formazione del sud della Francia per larghi tratti della stagione in testa al torneo transalpino. In più, con l’entusiasmo creatosi attorno alla figura di Supermario Balotelli ed un inizio fantastico fatto di 11 risultati utili consecutivi, con 10 vittorie ed un solo pari, il Nizza si è spianato la strada verso l’Europa, quella dei grandi (lo scorso anno eliminato ai giorni di Europa League con Schalke 04, Krasnodar e Salisburgo). Quella, per intenderci, mai lambita dai Les Aiglons, se non nei secondi anni ’50 e nei primi anni ’60 nella “vecchia” Coppa dei Campioni col bomber d'antan Jacques Foix, (quarti di finale col Real Madrid nella stagione 1959/60), nella loro ultracentenaria storia. Con le 17 reti di Balotelli, i 14 gol di Plea, le geometrie di Koziello e le chiusure difensive di Dante e del giovane Malang Sarr, i rossoneri hanno poi chiuso la stagione al terzo posto a -17 dal Monaco capolista, con solo 4 sconfitte totali, il quarto miglior attacco (63 marcature) e, soprattutto, la terza miglior retroguardia del torneo (36).
Da scarto del Liverpool a uomo in più del Nizza: Mario Balotelli
L’uomo simbolo della rinascita, anzi dell’exploit scanzonato e irriverente di questo Nizza nel calcio francese ed in quello europeo, è di sicuro Mario Balotelli. L’attaccante italiano, infatti, arrivato come oggetto misterioso, peraltro letteralmente scaricato dal Liverpool di Klopp, malgrado le sole 28 gare stagionali disputate, è stato l’autentico faro del forte attacco dei rossoneri con ben 17 reti annuali.
Una media realizzativa di un gol ogni 123 minuti di gioco che lo hanno eletto uomo immagine, uomo copertina della rivoluzione nizzarda. In più, l’ex Milan, per non farsi mancare nulla, ha anche un certo feeling europeo col San Paolo, difatti, il numero #9 nel novembre 2011 contro il Napoli di Mazzarri in un fondamentale Manchester City-Napoli, poi vinto dagli azzurri, siglò il gol del momentaneo 1-1.
Il 4-2-3-1, il credo (variabile) di mister Favre
I francesi, al netto delle possibili partenze di Dalbert destinato all’Inter e di Eysseric alla volta di Firenze, conservano un telaio di gioco ben definito come il 4-2-3-1. Un sistema al quale Favre si affida da qualche tempo e che, seguendo gli standard europei, sembra essere fra i migliori per mettere in difficoltà il Napoli e la sua, spesso distratta, linea difensiva. In aggiunta a questo modulo però, i transalpini sono in grado di mutare rapidamente pelle con un offensivo 4-3-3, un 4-1-4-1 di derivazione guardiolana ed un 3-5-2 arcigno con Plea e Balo in attacco. Insomma, il Nizza per uomini, mezzi e struttura tattica non può e non deve essere sottovalutato potendo disporre di una miriade di frecce al proprio arco.
Automatismi, trame offensive e pregi di squadra: il Nizza vuole comandare il gioco
Il Napoli di Sarri dovrà far molta attenzione al gioco sulle fasce dei francesi con le coppie Sarr–Eysseric sulla sinistra e Souquet (in rete anche contro l’Ajax) sulla destra ma anche ad alcune prerogative simili alla propria squadra. Il Nizza, infatti, è la squadra francese, dietro solo al PSG, che ha fatto registrare un maggior possesso palla medio nella Ligue 1 (57%) con la seconda maggior precisione di passaggi totali (87.8%) e con il merito di essere la terza compagine meno fallosa del Paese. Numeri simili a quelli degli azzurri che rendono chiara l’idea di gioco del Nizza sempre pronto ad impostare e a macinare calcio. Un problema ma forse anche un’opportunità, con gli avversari maggiormente propensi a sbilanciarsi in avanti, da valutare e prendere in seria considerazione in questi giorni che separano i campani dal match dell’anno.
Nizza, il valore di mercato della rosa è a quota 109 milioni di euro
La compagine del sud della Francia è fra le migliori del proprio Paese con un calcio davvero ben giocato, estremi tatticismi e l’imprevedibilità dei propri uomini di punta (Seri, Koziello, Balotelli, Plea o Cyprien). Tutte qualità che hanno condotto il Nizza al top in campionato e che, di conseguenza, hanno accresciuto il valore medio della rosa (quinto per market value nella Ligue 1) fisso, stando al sito Transfermarkt.it, a quota 109.2 milioni di euro. Una valutazione importante ma che, paragonata a quella azzurra di 375 milioni, sembra non suggerire un match combattuto.
Solo amichevoli e nessun precedente ufficiale: lo score è però alla pari
Fra Napoli e Nizza non ci sono precedenti ufficiali con, invece, due recenti amichevoli. La seconda in ordine di tempo all’Allianz Riviera dove il Napoli perse per 3-2 con reti azzurre di Callejon e Mertens. L’ultima, invece, è datata 1 agosto 2016, quando, in occasione delle celebrazioni dei 90 anni della SSC Napoli, i partenopei, ospitando i transalpini al San Paolo, batterono il Nizza per 3-0 con doppio Koulibaly e rete di Mertens.