Napoli devi crederci. Ogni 2 anni una ‘piccola’ d’Europa trionfa nel proprio campionato
Il gol di Koulibaly nel finale ha acceso ancor di più la speranza di un intero popolo, quello napoletano, di poter vedere trionfare nuovamente la squadra azzurra in Serie A con la conquista dello scudetto. Dopo 6 anni di dominio assoluto della Juventus, questo potrebbe essere davvero l’anno buono per un club che ha creduto tanto solo e soltanto nella conquista del campionato, tralasciando, forse anche senza troppi problemi, la Champions e l’Europa League. E allora ecco che potrebbe profilarsi un finale davvero incandescente per il nostro campionato che forse era ancora l’ultimo non toccato da una strana statistica.
Praticamente quella che oggi 2 stagioni, a partire dal 2008/2009, in ogni top campionati europei dei 5 più importanti, una ‘piccola’ del torneo possa riuscire a trionfare. E’ successo sia in Germania con la conquista della Bundesliga da parte di una squadra che ha sorpreso tutti, in Ligue 1, nella Liga spagnola qualche anno fa e addirittura in Premier League, torneo notoriamente molto competitivo per l’alto tasso di squadre attrezzate dal punto di vista dell’organico con il trionfo del Leicester di Ranieri. Toccherà anche all’Italia quest’anno?
Il Wolfsburg campione con Barzagli, Zaccardo e soprattutto Dzeko
In Germania la stagione 2008/2009 è stata una delle più strane che il calcio tedesco possa ricordare. Dal nulla, quasi a sorpresa, oltre i favori dei pronostici, il campionato si conclusa con un clamoroso trionfo del Wolfsburg, città meglio nota per la casa del marchio automobilistico Volkswagen. La formazione tedesca era allenata da Felix Magath e vinse incredibilmente quella Bundesliga 2008-2009 con 69 punti, conquistando il primo titolo nella storia del club. Il trionfo, per la squadra nella quale militano i difensori italiani Andrea Barzagli e Christian Zaccardo, è arrivato con il successo per 5-1 sul Werder Brema all'ultima giornata.
Merito? Di un’altra grande conoscenza del calcio italiano come Edin Dzeko. Fu infatti l’anno della consacrazione del bosniaco che ben presto approdò poi al Manchester City. Per il bomber della Roma, furono 26 i gol realizzati mentre 28 quelli del suo compagno di reparto Grafite. Una coppia gol che fece felice una città, un club che mirava ad arrivare ad altissimi livelli, molto ambizioso, ma che poi si è dovuto inchinare allo strapotere del Bayern Monaco di questi ultimi anni e all’energia dei giovani talenti del Borussia Dortmund.
Montpellier campione di Francia grazie ai gol di Giroud
Dalla Germania alla Francia il passo è breve. Avremmo potuto citare l’impresa del Nantes nella stagione 1994/95 o quella del Lille 2010/11 guidato da Rudi Garcia. Ma abbiamo ritenuto opportuno citare il Montpellier nella stagione 2011/12, che vinse uno dei campionati più sorprendenti della storia della Ligue 1.
Nella stagione d’esordio del nuovo PSG a iniezione di petrodollari, la favola del Montpellier prese il sopravvento. Una favola che si conclude con la squadra campione, con 82 punti, tre in più dei parigini. Il Montpellier del presidente Louis Nicollin (che aveva fondato il club solamente nel 1974) arrivò a questo traguardo soprattutto grazie ai gol (21), messi a segno da un certo Olivier Giroud.
L’entusiasmo alle stelle costrinse l’anziano presidente a dipingersi i capelli con i colori della squadra. Un finale thriller all’ultima giornata regalò il successo alla squadra guidata in panchina da Remi Girard. Fu John Utaka a segnare il gol scudetto in una partita, quella contro l’Auxerre, fermata più volte per problemi di ordine pubblico che alla fine poi il Montpellier portò a casa facendo esplodere, tra lo stupore generale, l’entusiasmo dei tifosi.
Il trionfo dell’Atletico Madrid contro tutti i pronostici
Trasferendoci in Spagna però, non troviamo proprio le stesse storie della Bundesliga 2008/2009 e del Montpellier in Ligue 1. Questa vittoria della Liga da parte dell’Atletico Madrid nel 2013/2014, è stato più un successo colmo di riscatto da parte di una squadra, come i ‘Colcheneros’, stufi dello strapotere economico e tecnico di club blasonati come Barcellona e Real Madrid. Passarono ben 18 anni dall'ultimo successo in campionato dell'Atletico che così riuscì ad interrompe un duopolio Barcellona–Real Madrid che durava da ben 9 anni.
L'ultimo a riuscire nell'impresa fu Rafa Benitez col suo Valencia. Fu la vittoria di una squadra che ha sempre messo il collettivo davanti alle comunque buone individualità. Come quelle di Diego Costa e David Villa che in due realizzarono rispettivamente 27 e 13 gol. L'Atletico poi subì solo 26 goal in 38 gare, ben 7 in meno del Barcellona e addirittura 12 in meno del Real Madrid. Una nota negativa di quella stagione la brutta finale di Champions poi persa contro i rivali cugini del Real.
Leicester campione e l’Inghilterra tutta ai piedi di Ranieri
E come dimenticare poi ovviamente, dopo due anni dal successo dell’Atletico in Liga il ben più grande l miracolo compiuto da Claudio Ranieri con il suo Leicester. Si laureò campione d'Inghilterra con 180 minuti d'anticipo sul fischio finale di una Premier League destinata a superare la storia ed entrare direttamente nella leggenda. Un epilogo emozionante e meraviglioso, deciso dopo un derby emozionante e lottato sul filo dei nervi come quello tra Chelsea e Tottenham.
L'Inghilterra si inchinò ai piedi di Claudio Ranieri elogiando una squadra di perfetti sconosciuti che vedeva in Jaime Vardy il suo più grande bomber capace di trascinare a suon di gol le ‘Foxes’ al successo. Un successo di straordinarietà immensa dato che i ragazzi di Ranieri si sono dovuti scontrare con squadre come Chelsea, Manchester City, Liverpool, Manchester United, Arsenal, Tottenham. Insomma, le grandi del calcio inglese capaci di essere messe sotto da calciatori che, sulla carta, potevano quantomeno lottare per una salvezza.
Napoli: adesso tocca a te?
Manca la Serie A che ormai non vede trionfare una cosiddetta ‘piccola’ del calcio italiano dal 1990/1991 quando a trionfare fu la Sampdoria. Casualità, l’anno successivo 1989/1990, fu proprio il Napoli a vincere il suo secondo scudetto della storia. Già, casualità, o forse solo semplice frutto di un corso degli eventi che ha man mano visto sparire l’organizzazione, la programmazione e la voglia delle ‘provinciali’ di volersi confrontare con le grandi, le big, le ‘Sette Sorelle’ della Serie A. E così’ ecco che tra Juventus, Roma, Milan, Inter e Lazio, è stata sempre la stessa storia con il campionato italiano divenuto ben presto di una noia terribile. Il gol del Napoli firmato da Koulibaly nel finale della sfida giocata sul campo della Juventus magari non porterà a nulla, ma sicuramente ha scritto un finale diverso da quello scontato degli ultimi 6 anni in cui lo strapotere bianconero stava davvero facendo gettare la spugna a tutte le altre costrette sempre ad accontentarsi di un buon piazzamento tra le prime 3 o 4.
Il Napoli ha il suo match ball, anzi, la palla ora passa alla Juventus che ha in mano il suo destino. Contro Inter e Roma ci sarà da soffrire, da piangere o forse da sorridere, questo non si sa. Ma ciò che è certo, è che se dovesse essere trionfo del Napoli, ancora una volta, ogni due anni, una ‘piccola’ del calcio europeo, riuscirà a ripetersi nel proprio proibitivo campionato con un’impresa epica.