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Napoli, De Laurentiis litiga con Sindaco e Comune per lo stadio

Il patron dei partenopei accusa le istituzioni cittadine di non tutelare gli interessi della società: “A questo puntò aspetterò l’elezione del nuovo sindaco…” E De Magistris replica: “Noi siamo pronti, ma non cado in facili provocazioni”
A cura di Alessio Pediglieri
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Mentre annuncia Pepe Reina, esalta Sarri e applaude il nuovo regista Valdifiori, Aurelio De Laurentiis studia anche un futuro migliore per il suo Napoli in una cornice che debba essere consona alla nomea del club e delle sue ambizioni. Fancedo muso duro a Comune e Sindaco sulla questione stadio, con il numero uno dei partenopei che attacca a 360 gradi una gestione attuale dell'impianto discriminatoria nei confronti del club. Per il quale si sta prodigando in ogni modo per rilanciarne la struttura ma trovando un ostracismo costante da parte delle istituzioni cittadine.

De Laurentiis è pronto a investire sullo stadio San Paolo e in parte l'ha già fatto dimostrando con i fatti che le parole (troppe) di Comune e Sindaco sono oramai superflue. Ma proprio dalle istituzioni cittadine trova solamente un muro di gomma che frena i progetti verso una ristrutturazione di un impianto che è stato e dovrà essere la casa del Napoli Calcio: "E' pronto il progetto,  ma mi sto domandando se vale la pena o meno incontrarsi con il Comune. La storia dei concerti mi ha fatto male. Personalmente non ne ho mai organizzato uno pur avendo tanti contatti proprio perché si rovina il terreno di gioco. Sono dovuto intervenire varie volte e finalmente ho trovato la giusta soluzione tanto che il manto erboso del San Paolo è diventato uno dei migliori d'Italia. Adesso dobbiamo capire quale materiale utilizzeranno gli organizzatori: le strutture metalliche potrebbero penalizzarci, quelle in plastica dovrebbero creare danni minori. Noi abbiamo già ordinato le zolle nuove, ma non potremo organizzare amichevoli al San Paolo ad agosto. Sarà difficile ora disputarne all'estero. Ho chiesto alla Lega di giocare la prima di campionato in trasferta perché il manto erboso ha bisogno di tempo. Ecco perché non so cosa fare".

Una situazione al limite del paradossale, con un ostracismo del Comune che oramai è talmente evidente da irritare il patron del Napoli: "Potrei aspettare l'elezione del nuovo sindaco tra un anno a questo punto. Si dovrebbe pensare al bene della città, invece tutto questo non accade.  I concerti sono diventati la priorità. Eppure abbiamo perso 10mila posti in curva A per una questione di agibilità e non ci sono stati restituiti. Non esistono tra l'altro neanche i bagni".

Ovviamente parole non cadute nel vuoto perché il Sindaco De Magistris ha voluto ribadire il proprio punto di vista sull'argomento: "Siamo nelle condizioni di realizzare subito lo stadio, sono il sindaco di Napoli e non intendo cadere in provocazioni rispetto al linguaggio ai toni e ai contenuti del presidente De Laurentiis che per un momento ha pensato di interpretare la parte del prossimo film di Natale. Ma noi non siamo alla Filmauro, questa è la città di Napoli, siamo persone oneste che rispettiamo i patti, vogliamo uno stadio nuovo insieme alla società, un grande stadio in cui si possano fare i concerti e anche altro. Noi andiamo come un treno ad alta velocità per quell'obiettivo, non ci fermiamo e abbiamo le condizioni per realizzarlo".

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