Napoli, De Laurentiis: “Icardi? Non è stupido, al PSG ha più possibilità di primeggiare”
Il mercato del Napoli si è chiuso dopo una campagna acquisti che, nonostante il mancato arrivo di James Rodriguez, ha comunque fatto felici i tifosi partenopei e soprattutto Carlo Ancelotti. Tra i giocatori che il club campano ha seguito fino all'ultimo, oltre al colombiano, c'era anche Mauro Icardi: "Per acquistarlo sono arrivato a offrire all’Inter 60 milioni più bonus, per un totale di 65 – ha rivelato Aurelio De Laurentiis – Mentre a Wanda Nara per il contratto del marito ho proposto un lordo di circa 12 milioni".
A margine dell'assemblea generale dell'ECA che si è tenuta nelle scorse ore, il presidente partenopeo è dunque tornato a parlare dell'attaccante argentino: "Icardi non è stupido e forse ha capito che per rilanciarsi a livello europeo andare in una squadra come il Psg, dove potrà primeggiare con più facilità rispetto al Napoli, per lui era la scelta migliore. Non ho mai rimpianti nella mia vita. L’arrivo di Icardi avrebbe impedito l’acquisto di Llorente e avrebbe gettato ombre e malumori in Milik".
La scelta di Llorente
Nel corso dell'intervista rilasciata ai cronisti presenti a Ginevra, il numero uno campano ha anche parlato dell'arrivo di Llorente: "Non è stata una mia idea, ma di Ancelotti. Nessuno avrebbe disdegnato un top player come Icardi, ma fin dal primo momento Ancelotti aveva optato per Llorente perché sosteneva che in attacco eravamo super forniti e che avevamo bisogno di un fuoriclasse da fare giocare negli ultimi 30 minuti delle partite che eventualmente non si sbloccavano. Uno insomma che avrebbe potuto convivere con il nostro Milik".
De Laurentiis in difesa di Milik
L'attaccante polacco, nonostante tutto, è sempre nei pensieri di De Laurentiis: "Non bisogna dimenticare che, dopo due stagioni in infermeria a causa di brutti infortuni, nel primo anno di attività vera ha segnato 20 goal senza rigori. Il che vuol dire che, se gli avessimo fatto tirare i rigori, sarebbe forse diventato capocannoniere della Serie A. Non capisco quindi questo gioco al massacro del tifoso che invece di guardare i gioielli che ha in casa propria inneggia sempre all’acquisto ‘in più'".