Napoli, De Laurentiis contro le notti brave dei giocatori
Il tutto si potrebbe racchiudere nei 140 caratteri del cinguettio via social del presidente Aurelio De Laurentiis nelle ore successive all'eliminazione in Coppa Italia subita dalla Lazio: "Napoli è una città piena di distrazioni e ora è il momento della massima concentrazione. Il successo deve basarsi sulla disciplina". Poche parole, molti riferimenti, nessun nome. Perché i diretti interessati lo sanno e non c'è bisogno di sbugiardarli davanti a tutti, ma il patron sa e non lo manda a dire: giro di vite totale sulla squadra e sul tecnico oramai ai saluti finali. Il rischio di perdere tutto nel finale di stagione è tropo alto e concreto perché si possa accettare senza un intervento duro e perentorio.
Così, De Laurentiis ha sbottato contro tutto e tutti nel dopo Lazio, davanti ai giornalisti dichiarando lo stato d'allarme e il ritiro ad oltranza della squadra. Punizione pesante ma obbligata per ritrovare concentrazione e motivazioni mentre il presidente si dovrà dedicare ad un repulisti generale in vista della prossima stagione dove alcuni errori non potranno essere ripetuti. Prima però c'è da salvare il salvabile (risalire al terzo posto e difendere l'Europa League) e mettere sotto esame tutto il gruppo. Alla vigilia della sfida di campionato contro la Fiorentina non è ammesso errore.
De Laurentiis ha mirato nel gruppo per colpire i diretti interessati. Nessun nome ma l'allarme c'è, il sasso è stato gettato e la mano non si può più nascondere. Il crollo nelle prestazioni di molti giocatori è stato il campanello che ha confermato la tesi presidenziale: svogliatezza, distrazioni, eccessivo rilassamento. Tutti sintomi che il tecnico non ha più in mano il gruppo come dovrebbe e nemmeno la società perché il tweet del patron suona più come un grido quando i buoi hanno già abbandonato la stalla. Ma la verità la sa solo (e soprattutto) lui, De Laurentiis che non mancherà di usare solo il bastone lasciando perdere la carota. In attesa di una rivoluzione estiva che alimenta voci anche incontrollate, come quella di un ritorno di Mazzarri a Napoli.
Poi la presa di posizione netta da parte della società
Il Presidente del Calcio Napoli, i calciatori e lo staff tecnico sono indignati per i reiterati attacchi da parte di alcuni media, basati su illazioni o pettegolezzi destituiti di ogni fondamento.
Vengono raccontati episodi fantasiosi che coinvolgerebbero molti calciatori relativamente ai propri stili di vita, cercando di comprometterne la propria immagine e la propria professionalità. Diventa addirittura paradossale smentire cose che non sono vere.
Già ieri il Presidente De Laurentiis ha ribadito che la società non intende inseguire alcun pettegolezzo perché è certa della professionalità dei suoi ragazzi. Dispiace prendere atto che alcuni media, ancora oggi, oltre a non dare rilevanza a quanto detto ieri dal Presidente De Laurentiis, dimostrano di essere palesemente condizionati da un atteggiamento che mette il Napoli nel mirino.
La Società Calcio Napoli non ci sta. Non si può scherzare sulla professionalità di chi lavora nel Napoli, a tutti i livelli, e non si possono lanciare macigni attraverso fantasiose ricostruzioni. La Società Calcio Napoli ha, quindi, dato mandato ai suoi legali per agire in tutte le sedi più opportune a tutela della propria onorabilità e di quella dei propri tesserati.