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Napoli, De Laurentiis conferma: “Andiamo avanti con Sarri”

Il presidente partenopeo smentisce la sua presunta volontà di cambiare allenatore, in caso di arrivo al terzo posto: ” Con Sarri è iniziato un cammino molto lungo negli anni. Il suo calcio è bellissimo e divertentissimo”.
A cura di Alberto Pucci
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Il silenzio stampa partenopeo, probabilmente, terminerà con la fine del campionato in corso. Ancora 180 minuti, dunque, e il presidente Aurelio De Laurentiis tornerà a rivolgersi direttamente ad una tifoseria che, da tempo, gli pone quesiti sul futuro della squadra azzurra. La prima risposta, intanto, il numero uno del Napoli l'ha voluta dare attraverso un comunicato ufficiale. Un documento scritto e pubblicato al volo sul sito azzurro, in risposta alla notizia diffusa da Televideo e relativa al futuro di Sarri, che smentisce il possibile esonero del tecnico in caso di non raggiungimento del secondo posto: "Aurelio De Laurentiis smentisce nel modo più categorico le affermazioni di Televideo secondo le quali, in caso di non raggiungimento del secondo posto, potrebbe sostituire Maurizio Sarri con un altro allenatore".

La quiete dopo la tempesta

Una presa di posizione decisa, quella del patron partenopeo, che ha voluto inoltre sottolineare la bontà del gioco espresso in questo campionato dalla squadra guidata dall'ex allenatore dell'Empoli e ribadire la sua volontà nel proseguire con l'attuale tecnico: "Il Presidente azzurro conferma che con Sarri è iniziato un cammino molto lungo negli anni, considerato che il tecnico ha saputo imprimere alla squadra un bellissimo e divertentissimo gioco che raramente si vede sui campi di calcio". L'incontro tra le due parti per la firma del famoso rinnovo dovrebbe essere cosi dietro l'angolo e mettere finalmente fine alla "telenovela" che tanto sta preoccupando i tifosi napoletani: specialmente dopo le ultime frizioni tra De Laurentiis e Sarri. Il tecnico, infatti, non avrebbe gradito la poca protezione garantita dal club verso i media, mentre il presidente sarebbe rimasto infastidito dal nervosismo mostrato da Sarri nei momenti cruciali della lotta scudetto con la Juventus.

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