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Napoli, De Laurentiis: “Cavani e Benzema? Tutto falso. Prenderemo un terzino”

Il presidente del Napoli ha parlato della priorità del club di prendere un terzino, dei tanti nomi che vengono accostati alla sua squadra (Cavani e Benzema su tutti), del suo rapporto con Ancelotti e dell’addio con Sarri. Su Cristiano Ronaldo: “Me lo hanno proposto ma non era un’operazione per le nostre tasche”.
A cura di Vito Lamorte
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Sono diversi giorni che si parla del mercato del Napoli e di come la società sta preparando la stagione 2018/2019. La squadra è al lavoro a Dimaro, agli ordini di Carlo Ancelotti, mentre la dirigenza partenopea sta cercando di capire quali saranno gli ultimi rinforzi per puntellare la rosa.  Il presidente Aurelio De Laurentiis, in un'intervista esclusiva a Sky Sport a Francesco Modugno, ha parlato della priorità del club di prendere un terzino, dei tanti nomi che vengono accostati al Napoli (Edinson Cavani e Karim Benzema su tutti), del suo rapporto con Carlo Ancelotti e dell'addio con Maurizio Sarri.

Il mercato di De Laurentiis

Capitolo punte: Cavani e Benzema? Tutto falso

De Laurentiis ha escluso, in maniera quasi categorica di lavorare per prendere Edinson Cavani ("Falso, perché io mi muovo in prima persona e fino ad ora non ho fatto nulla. Non l'ho preso e non lo prenderò") e lo stesso discorso vale per Karim Benzema, con il quale c'è stato anche battibecco a distanza:

Falso, perché lui non conosce la nostra ironica impostazione di questa rubrica quotidiana. Mi dispiace si sia arrabbiato, non volevo mancargli di rispetto. Però oggi non è un calciatore che fa per noi, magari qualche anno fa lo avremmo preso. Purtroppo aveva altri pensieri per la testa. E neanche Di Maria lo è.

Il presiedete azzurro sui nomi di Falcao, Zaza, Giroud e Mariano Diaz ha glissato ("Tutti falsi!") e ha fatto capire che arriverà un attaccante solo se qualche calciatore uscirà nei primi giorni di agosto e se vi sarà bisogno di un profilo differente rispetto a qualcuno che c'è già:

Si sta facendo un grande torto al Napoli, per due motivi. Innanzitutto bisogna pensare al ritiro, che serve per capire che cosa serve all'allenatore e per valutare gli elementi a disposizione. Non è ancora arrivato Milik, che quando ha giocato ha fatto tanti gol. Purtroppo non lo abbiamo valutato per colpa degli infortuni, ma l'abbiamo pagato tanto perché ci aspettiamo tanto da lui. E dobbiamo aspettarlo, anche per rispetto: non si può buttare via un calciatore forte e un grande professionista. Poi abbiamo Mertens, che da prima punta ha fatto tutti quei gol: bisogna avere una grande adorazione e rispetto per lui. Che significa voler un altro attaccante, mettere in disparte Mertens? Per non parlare di Callejon, che ha fatto sempre bene: si è messo a disposizione di Benitez e Sarri, ora sta lavorando alla grande con Ancelotti. Poi Insigne, che è una forza della natura. Verdi ha tre funzioni, da punta centrale e da esterno sia destro che sinistro. E infine Inglese, che è ancora da verificare: se l'anno scorso ha fatto quei gol al Chievo, magari al Napoli ne avrebbe fatti 20 e ora si direbbe che per noi è incedibile. E' chiaro che l'ultima parola l'avrà Ancelotti, che magari mi chiederà di cedere qualcuno per valorizzarlo. Ma questo lo vedremo alla fine del ritiro. Io mi sono speso abbastanza per avere tre partite di grandissimo livello, quando vai a Dublino a giocare contro la finalista di Champions che è il Liverpool hai modo di verificare il lavoro del ritiro. Non avremo ancora Mertens, che arriverà tardi e bisognerà fargli capire i nuovi schemi. Però poi giochiamo contro il Borussia Dortmund e successivamente con il Wolfsburg. In quel periodo lì, dal 12 alla fine abbiamo qualche giorno per decidere se fare qualche altro movimento. Ma se non dovesse uscire nessuno, non sapremmo neanche come utilizzare i calciatori. Quindi è falso.

Sul terzino: È vero, abbiamo individuato 5 o 6 profili

Il numero uno del Napoli ha, invece, confermato che con la squadra mercato stanno cercando di prendere un terzino che possa fare al caso di Ancelotti:

Questo è vero. Sabaly? Ha avuto un incidente. Riguardo Lainer non mi sono preso con gli agenti, ho detto a Giuntoli di non voler più avere a che fare con persone che non sono capaci di rappresentare. Ho perso del tempo inutile, mi dispiace per Lainer che si è scelto degli agenti non all'altezza. Probabilmente lui voleva venire. Abbiamo bisogno di un giocatore che possa giocare a destra o a sinistra. Ci piace molto Arias, ma stiamo studiando altri cinque o sei profili. Toljan? C'interessava verificare il suo gioco, però Ancelotti ha detto che non va bene. E ci siamo mossi su altre pedine.

Su Ronaldo: Me lo hanno proposto

DeLa non si tira indietro a nesun a domanda e quando gli è stato chiesto di Cristiano Ronaldo e della proposta di Jorge Mendes ha risposto così:

Sì, come si fa a non prendere in considerazione quest'ipotesi? Mi colpì alla finale degli Europei con il Portogallo, quando lui dalla panchina incitava più dell'allenatore i suoi compagni. È una forza della natura, è straordinario e mi piacerebbe averlo sempre. Mendes mi chiese cosa ne pensassi, io gli risposi che mi piaceva ma che non era un'operazione per le tasche del Napoli. Non potevo mettere in crisi la società. Doveva guadagnare 100 milioni lordi? Se avessi convinto il Real Madrid a darcelo a una cifra congrua, avrei tenuto i primi 250 milioni di fatturato per il Napoli e avrei lasciato a lui i successivi 100. Perchè, se con CR7 non fai neanche 350 milioni di fatturato, non ha senso prenderlo. Ora lui prenderà 20 milioni dalla Ferrari e altri soldi da altre parti, è chiaro che il gruppo Agnelli/FIAT si può permettere di fare qualunque tipo di offerta perché, quella che è la mia classica impostazione dei diritti d'immagine, va oltre. Loro hanno Jeep sulla maglia, noi in Serie C avevamo i nomi dei miei film: non regge il paragone. La FIAT è talmente forte da crearsi talmente tanti sponsor da potersi permettere certi movimenti.

La Serie A è già decisa? No, campionato intrigante

Con l'arrivo di Cristiano Ronaldo in Serie A molti credono che il campionato sia già deciso ma DeLa non è d'accordo, anzi:

No. Il campionato italiano è ancora più intrigante. Pensate che bello battere la Juventus con Ronaldo dentro, perchè poi qualcuno ci riuscirà. L'asse del calcio spagnolo ora si è spostato in Italia, tra Carlo Ancelotti e Ronaldo. E' stata una mossa molto intelligente di Agnelli, perché sarebbe stato difficile stimolare i tifosi andando avanti con Allegri e con la stessa squadra. Questa è stata una grande trovata, è stato davvero bravo.

Capitolo Ancelotti: È uno che ti stimola

De Laurentiis è molto contento per essere riuscito a portare sotto il Vesuvio Carlo Ancelotti e si capisce che è soddisfatto di questa sua operazione da come descrive il tecnico di Reggiolo:

Sì, abbiamo grande grande esperienza. Due uomini così non possono non andare d'accordo, non c'è contrapposizione possibile. Ci può essere un dibattito, ma sempre costruttivo. È uno che ti stimola e accetta di essere stimolato, il contraddittorio è sempre intelligente. Sembra una persona quasi dormiente, invece è un grande trascinatore. Non ti annoi mai quando parla, di qualsiasi argomento. Una vacanza con lui sarebbe meravigliosa, infatti mi sono fatto un regalo portandolo a Napoli.

DeLa: Con Sarri io non ho fatto errori

Alla fine non poteva mancate una battuta su Maurizio Sarri che nella conferenza stampa con il Chelsea ha fatto capire che non si sono lasciati in maniera tranquilla ma con gli anni ci sarà modo di farlo:

Non mi è piaciuto quando ha detto che abbiamo fatto tutti e due degli errori, io non credo di averne fatti. Anche nel momento in cui non l'ho contestato non ho sbagliato, perché sarebbe stata la cosa più ovvia per come si stava comportando rinviando. Aveva un contratto, avrei potuto dirglielo perché stava facendo un atto non accettabile nei confronti di calciatori che lui stesso aveva valutato di non grandissimo calibro. Questi giocatori gli hanno dato tanto, li ha violentati nei suoi fantastici allenamenti ma loro hanno sempre risposto alla grande. Poi, cosa ancor più grave, voleva smontarmi la squadra, portandola tutta in Inghilterra. Ho dovuto fare la voce grossa con Marina, per farmi garantire che da qui non si sarebbe mosso nessuno. Poi si è preso Jorginho, perché ad Ancelotti piace Diawara e c'era l'intenzione di spostare Hamsik in quella posizione.

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