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Napoli, De Laurentiis a Higuain: “Ho detto no all’Atlético, vuoi dire sì alla Juve?”

Il patron azzurro attacca: “Mai parlato con Higuain, sono solo invenzioni giornalistiche. Andare alla Juve sarebbe un controsenso, tradirebbe se stesso”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Aurelio De Laurentiis a tutto campo: il patron del Napoli ha replicato in una lunga conferenza stampa a tutte le voci degli ultimi giorni, soprattutto per quanto riguarda il possibile passaggio di Gonzalo Higuain alla Juventus. Ipotesi ancora una volta smentita dal presidente partenopeo, che ha poi svelato di avere invece rifiutato un'offerta dell'Atlético Madrid per il Pipita.

"L'unica proposta per Higuain l'ho ricevuta dal presidente dell'Atlético Madrid un mese fa", ha spiegato De Laurentiis, "e gli ho detto che non si poteva fare. Mi offriva 60 milioni di euro più due-tre giocatori e io gli ho detto di no". E sul possibile passaggio alla Juve, replica: "Anche se i bianconeri dovessero tornare alla carica, serve il consenso di Higuain. Ma io non ho mai parlato con lui, quindi sono tutte illazioni che vengono fuori mediaticamente, mosse da scopi diversi". Un durissimo affondo quello contro l'argentino, additandolo come "traditore" nel caso di un suo passaggio ai bianconeri. "Da un lato ti professi curvista, cantando la canzone del San Paolo", ha aggiunto ancora, "e poi passi alla concorrente storica del Napoli? La partita delle partite è da sempre con la Juve. Tradirebbe se stesso, uno non va sotto la curva che rappresenta i colori della squadra ad intonare quella canzone dell'innamoramento, sarebbe un controsenso, anche perché Napoli e Juve sono come cani e gatti".

Ma il vero bersaglio di De Laurentiis resta il fratello Nicolas, già procuratore del Pipita. "Le strategie del fratello e le controparti con cui parla e negozia, non mi appartengono", ha proseguito, "esiste una clausola che rende i giocatori punibili quando violano la riservatezza ed alcune dichiarazioni non sono concesse. Qualche volta va ricordato. Noi siamo da 7 anni in Europa e dice che non il progetto non è all'altezza: ma allora perché lo hai mandato qui, dove è tornato quello che era? Si è risvegliato con 36 gol, 38 in stagione, nonostante i turni di squalifica. Se uno ha altri scopi… ma questo lo sa solo il fratello di Higuain". Infine, una postilla sulla clausola da oltre novantaquattro milioni di euro. "E' un fatto nostro se la clausola ha una scadenza, posso anche non rispondere. La cifra è quella stabilità tre anni fa, quando ho pagato quaranta milioni per un giocatore del Real Madrid: che faccio, non mi proteggo?". E a chi gli chiede cosa farebbe con quei soldi, replica: "L'ideale sarebbe prendere il sostituto di Higuain tenendo Higuain. Investendo nei sostituti di Higuain, finisce che strapaghi i sostituti depauperando le risorse".

L'attacco a Tavecchio e Ventura

Inevitabile, poi, l'affondo ai vertici federali ed a sorpresa anche su Giampiero Ventura, che fu il primo tecnico dell'era De Laurentiis, poi esonerato dopo pochi mesi di Serie C in azzurro. "Ventura è stato a Napoli con me, poi Marino l'ha mandato via dopo appena tre mesi. Ho visto giocare diverse volte il Torino di Ventura", ha aggiunto, "a volte bene, a volte male.. Tavecchio invece avrà 130 anni e si è rivolto ad un centenario che sposa il 3-5-2, che non mi ha convinto neppure con Conte all'Europeo. In Europa e Champions non si gioca così".

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