Napoli, croce e delizia: peggior difesa degli ultimi 5 anni, miglior attacco della A
La miglior difesa è l'attacco, recita un vecchio proverbio italiano. Ed il Napoli sembra aver sposato in pieno questo motto: la squadra azzurra, infatti, è diventata famosa negli ultimi anni per un meccanismo di gioco che predilige gli aspetti offensivi tralasciando, talvolta, quelli difensivi. Numeri alla mano, il Napoli è una squadra da gol "a prescindere" da chi gioca in avanti: da Gonzalo Higuain a Dries Mertens, passando per il "breve" periodo di Arkadiusz Milik prima dell'infortunio, chiunque giochi come "centravanti" realizza gol a raffica.
Dopo l'era Mazzarri-Cavani, il Napoli di Rafa Benitez ha iniziato fin da subito la "crescita" in attacco, a scapito di quella difensiva: il primo anno realizzò 77 reti (secondo miglior attacco dietro la Juventus, che chiuse a 80) e 39 reti subite (terza miglior difesa dietro Juve, 25, e Roma, 29). L'anno dopo, l'attacco restò simile (70 reti, terzo), ma la difesa peggiorò (54 reti, undicesimo posto). Sarri ha avuto il merito di "limare" i danni: il primo anno, l'attacco azzurro segnò 80 reti (secondo attacco), migliorando la difesa (32 reti, seconda). E quest'anno il trend sembra essere simile: dopo 18 turni, il Napoli ha segnato 40 reti (quattro in più del precedente record del 2013 a questo punto della stagione), ma ne ha incassati già 21, peggior risultato degli ultimi sei anni.
Continuando così il Napoli "rischierebbe" di chiudere la stagione con circa quaranta gol subiti, un'enormità per una squadra di vertice. Il vortice zemaniano della formazione azzurra, dunque, rischia di frenare gli straordinari numeri dell'attacco. Ben vengano le goleade, ma le reti subite sono comunque troppe: tra Torino e Fiorentina il Napoli ha raccolto quattro punti segnando ben otto reti, ma incassandone sei. Un rapporto che non può, certamente, durare per l'intera stagione. E con Chiriches infortunato, Albiol squalificato, Koulibaly e Ghoulam in procinto di partire per la coppa d'Africa, la ripresa contro la Sampdoria non sembra partire sotto i migliori auspici.