Intensità, gioco, possesso palla, fa gol: ecco il Napoli di Sarri
Poker al Benfica, venti gol in stagione e gli ottavi di Champions già a un passo. Il Napoli bello di giorno e di notte si conferma squadra da grandi palcoscenici. Contro una nobile del calcio europeo, che arrivava da quindici vittorie esterne in campionato ma in Europa ha vinto solo 3 delle ultime 18 lontano dal da Luz, la squadra di Sarri festeggia una serata da record. E' la prima volta, infatti, che gli azzurri segnano quattro gol nella stessa partita di Champions o Coppa dei Campioni e il 4-2 stabilisce il nuovo primato di reti segnate in un match dei partenopei nella massima competizione continentale.
Napoli show – Il 4-2-3-1 flessibile di Rui Vitoria funziona in un primo tempo equilibrato. Il gol numero 101 di Hamsik, a 14 da Maradona, nasce tanto dalla traiettoria di Ghoulam quanto da un piazzamento difensivo rivedibile. Il Napoli, in gol da 18 partite consecutive in Europa, fa la differenza nella ripresa, quando si alzano i ritmi. E' una squadra votata alla verticalità, lo dimostrano i 434 passaggi in avanti a fronte dei soli 269 indietro, che toglie riferimenti alla difesa portoghese. Non fa differenza fra destra e sinistra, 364 passaggi verso una fascia, altrettanti verso quella opposta, e una supremazia territoriale che si legge nei numeri, nei 134 passaggi a 102 negli ultimi trenta metri, prima ancora che nel risultato.
Jorginho, cervello della squadra – Jorginho (119 passaggi, più di ogni altro giocatore in campo, con direzioni variegate) rimane elemento chiave, combina 47 volte con Koulibaly, segno di una ricerca della costruzione del gioco che parte dalla difesa, 36 con Hamsik, 29 con Maksimovic, entrato per Albiol, che dimostra di non soffrire l'esordio in Champions League.
Mertens – La magia di Mertens, primo gol in Champions alla decima presenza, mette in discesa il match per la squadra di Sarri, prima del 3-0 su rigore di Milik.
La qualità della prestazione del Napoli si trasferisce anche nella quantità, negli 11 tiri contro 7 dei portoghesi e nel 56% di possesso palla. In avanti continuano a combinarsi bene i movimenti di Milik, bravo ad aprirsi e ad aprire spazi, e Mertens, dominatore della fascia sinistra, che però manca tre filtranti verso il secondo palo, ma è un ulteriore segnale della propositività complessiva del Napoli. Proprio Mertens, rivelano i dati di 11tegen11, rientra in un triangolo che si crea a sinistra con Jorginho a distribuire dal lato di Hamsik e del belga, con Ghoulam a sovrapporre.
Serata di gloria – Più isolato, invece Callejon, che ha meno supporto da Hysaj cercato con una frequenza inferiore da Maksimovic nella distribuzione del pallone (il grafico fa riferimento ai passaggi dal 1′ al 71′). Anche perché da quella parte si concentra prevalentemente il possesso palla del Benfica. Così la doppietta in sette minuti di Mertens di fatto chiude il match, prima dei gol ingenui che certo faranno spazientire Sarri ma non oscurano la luce di una serata di gloria.