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Napoli, coppia di fidanzati denuncia: picchiati per il pallone della partita

Due ragazzi, che erano riusciti a prendere il pallone calciato al termine della partita con la Sampdoria verso la curva B dal capitano azzurro, all’uscita dal San Paolo sono stati circondati e malmenati da un gruppetto di tifosi che voleva impossessarsi del pallone di Hamsik.
A cura di Alessio Morra
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In modo rocambolesco il Napoli vince al 95’ contro la Sampdoria il primo match del 2017. Un gol di Tonelli, all’esordio in azzurro, fa esplodere il San Paolo. Sarri continua a vincere in casa e si toglie anche un grosso peso perché chiudere il girone d’andata con un risultato negativo sarebbe stato pesante. Finita la partita la festa è enorme. I tifosi, che hanno sfidato un freddo che non si ricordava da decenni, restano sugli spalti per festeggiare con i calciatori. Hamsik, capitano e bandiera della squadra, prende un pallone da uno dei raccattapalle e decide di lanciarlo verso la Curva B. Fin qui tutto normale. Purtroppo però una coppia di fidanzati che era riuscita a prendere il pallone calciato dallo slovacco poco dopo, all’uscita dallo stadio, è stata aggredita da un gruppo di pseudo-tifosi che voleva impadronirsi di quel pallone. E per farlo uno di questi ha colpito con un pugno la ragazza ed ha rifilato un paio di calci all’uomo. I due poi quel pallone purtroppo lo hanno perso. Il ragazzo ha voluto rendere pubblica questa storia scrivendo una lettera al sito Il Napolista.

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Il racconto della serata e dell'aggressione

Carissimo Napolista, ti scrivo per raccontarti ciò che è accaduto fuori lo stadio San Paolo, quello stadio dove sono cresciuto, seguendo le orme di mio nonno. Ti racconto di una partita iniziata male con uno sfortunato autogol e che non si voleva sbloccare a nostro favore. All’improvviso, il colpo di genio del mister Sarri, dentro Gabbiadini fuori Jorginho, 1-1, palla al centro. Minuto 94:35, incursione laterale di Strinic, mette in mezzo e da attaccante Tonelli la mette dentro, 2-1. San Paolo in estasi, in Curva abbracci, sorrisi e lacrime! Si canta e si balla, quella canzoncina che l’anno scorso ci ha fatto sognare, il Napoli arriva sotto la Curva B, io mi trovo nel settore inferiore, causa freddo ed esaurimento dei biglietti del settore superiore.

Hamsik, il Capitano, si fa passare un pallone, lo lancia verso la Curva B, ma sbatte contro la ringhiera e cade giù nel settore dov’ero io e la mia fidanzata. Lei lo raccoglie, e come due bambini, contenti di aver ricevuto questo regalo, ci incamminiamo verso l’uscita. E lì accade il putiferio. Un gruppo di “tifosi”, se si possono definire così, si avvicinano ed iniziano ad intimorirci con frasi non molto cordiali. Iniziamo ad accelerare il passo, ma ci raggiungono, ci circondano, ci affrontano e con un pugno sferrato alla mia ragazza sul muso, ed un paio di calci contro di me, ci sottraggono il Nostro trofeo, la Nostra vittoria, il pallone calciato dal CAPITANO.

Nel rialzarmi vedo persone che hanno assistito alla scena ma che non hanno fatto nulla, hanno abbassato lo sguardo e sono andati via senza batter ciglio. Purtroppo, questi sono i “napoletani” che rovinano Napoli, che vogliono solo il male di questa terra, che di male ne ha subito anche troppo! Vorrei che questo messaggio arrivasse alla Società Calcio Napoli, in particolar modo al MIO CAPITANO che mi aveva regalato un’emozione un’unica! Grazie mille per la disponibilità, un tifoso incazzato, ma sempre innamorato!

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