Napoli come Chelsea, deja vu Benitez: “Il City mi piace. Voglio lasciare vincendo”
"Sì, il City mi piace ma non ho ancora detto no al Napoli", dice Rafa Benitez mentre il presidente De Laurentiis ha già detto sì a Mihajlovic. Inghilterra e Italia non sono mai state così vicine: i tabloid danno ormai per scontato il rientro dello spagnolo in Premier, sia pure ad interim, sulla panchina del Manchester (perché il vero obiettivo è attendere che Guardiola si liberi dal Bayern Monaco); i giornali del Belpaese già tracciano identikit e scelte di mercato del serbo che approderà a Napoli sotto il Vesuvio. ‘Sin prisa però sin pausa', la carriera dell'ex manager di Liverpool e Chelsea proseguirà alla corte dello sceicco laddove la parola business plan (ripetuta come un mantra quando parla dell'incontro rinviato con il massimo dirigente partenopeo) non è astrusa e – nonostante il restyling all'insegna dell'austerity – ci sono risorse maggiori rispetto alla disponibilità dei campani. Ma questa è cosa risaputa.
Il futuro è già scritto, una sorta di deja vu rispetto a quanto accaduto tre anni fa quando salutò Londra e il Chelsea dopo aver messo in bacheca un'Europa League. Del resto, è lui stesso a ricordarlo. "Farò il professionista fino alla fine – aggiunge Benitez nella conferenza stampa di vigilia della gara col Wolfsburg – così come ho fatto quando ero al Chelsea. Voglio lasciare il Napoli il più in alto possibile e l'Europa League può rappresentare un'opportunità per ritornare in Champions e far sì che gli investimenti futuri siano maggiori. In campionato niente è deciso, c'è ancora la possibilità di raggiungere la Lazio e la Roma".
Questione ritiro tra le dolenti note. La decisione assunta dal presidente non è piaciuta al tecnico, ancor meno alla squadra. La sospensione della clausura è stata figlia del buonsenso e soprattutto delle necessità di stemperare le tensioni dopo 3 vittorie, 10 gol segnati e uno solo subito. Mezzo cammino è stato compiuto, adesso serve completare l'opera archiviando la pratica tedesca e conquistando l'accesso alla semifinale. "Per me il Wolfsburg resta una squadra molto forte. Ha vinto col Bayern facendo quattro gol. E' pericolosa in attacco e ripetere la prestazione dell'andata". E il ritiro? "L'anno scorso giocavamo bene e vincevamo senza ritiro – ha aggiunto Benitez, con Hamsik che, accanto a lui, ha ribadito lo stesso concetto -. Dopo il ritiro estivo siamo usciti dalla Champions… Vedere la famiglia è più importante che vedere un compagno tutti i giorni e dopo qualche giorno i calciatori vogliono tornare a casa. Sono metodi degli Anni Settanta… ringrazio Bigon perché grazie alla sua mediazione ha messo tutti d'accordo".
I convocati per la gara col Wolfsburg: out Maggio, De Guzman e Zuniga
Christian Maggio salterà il ritorno dei quarti di Europa League perché fermato da un attacco influenzale. Assenti anche Jonathan de Guzman e Camilo Zuniga (affaticamento muscolare). Questi i 20 convocati: Rafael, Andujar, Contini, Mesto, Henrique, Ghoulam, Britos, Koulibaly, Albiol, Gargano, Jorginho, Inler, David Lopez, Callejon, Insigne, Mertens, Hamsik, Gabbiadini, Duvan, Higuain.