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Napoli, che fine ha fatto Hamsik? La crisi di Marekiaro in cinque punti

Il calciatore slovacco è stato fischiato per la prima volta al San Paolo ma nelle stesse ore i tifosi hanno voluto far sentire il loro appoggio a Marek coniando l’hashtag #IostoconMarek. Benitez gli conferma la fiducia: “Voglio recuperarlo perché è importantissimo”.
A cura di Vito Lamorte
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Era il lontano 28 giugno 2007 e il Napoli acquista un giovane centrocampista slovacco dal Brescia per 5,5 milioni di euro. Da quella data ad oggi Marek Hamsik è diventato capitano e simbolo della squadra partenopea prima sotto la gestione di Walter Mazzarri e ora con Rafa Benitez. Purtroppo le ultime due stagioni del centrocampista di Banská Bystrica non sono state all'altezza delle precedenti, quando Marek era sempre arrivato a fine stagione in doppia cifra. Lo scorso anno, complice un infortunio, Hamsik ha chiuso l'annata con appena 7 reti in 44 partite. Già lì era suonato il campanello d'allarme e le domande erano sempre le stesse: che fine ha fatto Marek? Perchè Benitez non mette a suo agio il capitano? Qual è il problema di Hamsik? "Si impegna e lavora anche durante le partite – ha ammesso il tecnico alla vigilia della sfida di Europa League -. Non sta rendendo ai suoi migliori livelli, gli manca questa fiducia. Io voglio recuperarlo perché è importantissimo. Domani giocherà Hamsik, più altri 10". Alle buone intenzioni dell'allenatore fanno seguito tutti i dubbi legati alle prestazioni dello slovacco.

Il problema è il modulo?

Non può giocare nel 4-2-3-1! Molti danno la colpa al modulo di Benitez ma, purtroppo, sono gli stessi che alle prime due partite di campionato dello spagnolo sulla panca del "Ciuccio", nelle quali Hamsik fece 4 gol, osannavano sia "Don Rafaè" che "Marekiaro". Ricordate i 21 assist della stagione 2012/13? Hamsik questo ruolo lo può fare benissimo, non scherziamo!

Affollamento offensivo?

Negli ultimi 16 metri a causa della presenza dei vari Higuain, Callejon, Insigne o Mertens secondo molti "addetti ai lavori" ci sarebbero pochi spazi per i movimenti dello slovacco, eppure nelle precedenti stagioni Marek ha giocato a lungo tra le linee nell'arco d'attacco seppur con sistemi di gioco e compagni diversi. Uno con la sua intelligenza tattica, la capacità di leggere il gioco non credo abbia problemi ad adattarsi e convivere con altri importanti giocatori.

Problema fisico?

Hamsik è sempre stato un professionista esemplare e la brillantezza fisica delle sue prime stagioni la ricordiamo tutti. Dallo scorso anno, sembra che qualche cosa non stia funzionando a dovere proprio sotto questo aspetto. L'infortunio di un anno fa è stato uno spartiacque nella stagione dello slovacco e, da quel momento, Hamsik non è stato più lo stesso. Sembra quasi che abbia perso il ritmo, la falcata. Arriva secondo su palloni che prima divorava. Questo è il primo vero aspetto su cui si potrebbe discutere seriamente.

Problema mentale?

Secondo vero problema. Dopo tante stagioni al top, Hamsik è consapevole di aver subito un'involuzione e sembra quasi essersi rassegnato. I fischi di domenica non aiuteranno il ragazzo a riprendersi da questa situazione. Ora più che mai deve sentire l'affetto della sua gente e puntare alla sosta per provare a recuperare un po' della brillantezza del vecchio Hamsik. Per questo motivo l'hashtag #IostoconMarek lanciato su Instagram dal profilo di una fan è un buon punto di partenza.

Si parla di cessione: a chi conviene?

Ok, siamo nel calcio in cui si comprano e vendono giocatori tutto l'anno ma il Napoli non ha venduto Marek Hamisk quando avrebbe potuto valutarlo 40 milioni e lo vende adesso? Non ci credo. Non ci credo per il semplice motivo che lo slovacco ha sposato il "progetto Napoli" quel lontano 28 giugno 2007 con i suoi pro e i suoi contro. Se chi sta intorno al club vuole cercare di destabilizzare ancora di più l'animo del capitano, questo è il modo giusto. Quando ci sono dei problemi di questo genere in un sodalizio, l'unico modo per venirne fuori è lottare insieme.

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