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Napoli, Carlo Ancelotti ha firmato un triennale. Staff e mercato, le novità

Carlo Ancelotti ha firmato per il Napoli: è lui il successore di Maurizio Sarri, l’annuncio è arrivato nella giornata di martedì. Dopo il primo contatto con De Laurentiis, trovato l’accordo su tutto: contratto triennale, stipendio da 6,5 milioni a stagione e un mercato da protagonisti. Si riparte con il sogno di vincere in Italia e in Europa. “Sono veramente felice e onorato di allenare la squadra di una città unica, sostenuta da un tifo impareggiabile. Ci vediamo il 9 luglio”, ha dichiarato Ancelotti dopo l’ufficialità del suo incarico.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'era Ancelotti ha inizio. Per il Napoli si volta pagina, una pagina completamente bianca su cui riscrivere il presente e soprattutto il futuro. Con l'allenatore tra i più vincenti in Italia e nel Mondo. De Laurentiis ha dato un segnale fortissimo: l'ultima stagione è solamente un nuovo inizio non la fine di un sogno. Si saluta Maurizio Sarri, che in tre anni ha permesso al Napoli di lottare per traguardi fino ad oggi sembrati inarrivabili.

Come rilanciato da Sky, pochi minuti fa è stato pubblicato un comunicato ufficiale del club azzurro: "Il Calcio Napoli è lieto di annunciare di aver definito un accordo con l’allenatore Carlo Ancelotti avente ad oggetto la guida tecnica della Prima squadra per le prossime tre stagioni e quindi a partire dal 2018-2019". Intercettato all'aeroporto di Fiumicino, Ancelotti ha dato appuntamento ai giornalisti al 9 luglio: data della probabile presentazione ufficiale. Le prime parole di "Carletto" sono arrivate attraverso un tweet rilanciato dal profilo ufficiale della società partenopea: "Sono veramente felice e onorato di allenare la squadra di una città unica, sostenuta da un tifo impareggiabile. Forza Napoli sempre!".

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Sarri ha regalato alla società una nuova fisionomia, di gioco e di mentalità. Ha permesso di costruire un gruppo su cui Ancelotti potrà serenamente lavorare e dal quale costruire un nuovo progetto: meno bellezza, più pragmatismo. Perché Napoli finalmente ha capito di essere una piazza che vale anche i risultati, non solo gli applausi che già l'Europa gli tributa. E con Carlo Ancelotti in panchina, vincere da oggi sarà realmente possibile.

Come gioca Ancelotti

Il 4-3-3 che diventa 4-2-3-1

Non ci sono misteri: Carlo Ancelotti è tra i tecnici in circolazione che meglio sa adattare le esigenze tattiche ale proprie idee e alle esigenze di circostanza. Forgia le squadre e poi le plasma a propria immagine e somihlianza. Unico punto fermo? La difesa a 4. Il resto è un modulo mutaforme, capace di trovare soluzioni ed equilibri duttili. Nel suo recente passato, basti guardare in Germania: al Bayern è passato dal 4-3-3 al 4-2-3-1 in base alle esigenze e ai risultati, vincendo.

4 difensori e 3 centrocampisti. Hai più copertura al centro e più varianti in attacco rispetto al 4-4-2, che è più prevedibile. Poi, se usi una o due punte, è meno importante

L'oro di Napoli, l'eredità di Sarri

Tra difesa e Insigne, i punti fermi

A Napoli non cambierà scelte né pensiero: 4-3-3 iniziale per poi sfogliare la rosa a disposizione e incastonare laddove possibile un 4-2-3-1 che permetta alla squadra di crescere, evolversi nel gioco e nel'acquisizione di un tatticismo mai disarmante ma sempre presente. Al di là del mercato e di ciò che avverrà. oggi Ancelotti può investire su Ghoulam e Koulibaly in difesa e può far evolvere Callejon e far esplodere definitivamente Insigne.

Le scelte di mezzo

In mezzo, ha la possibilità di far crescere Diawara, potenzialmente un centrocampista completo in grado di ricoprire ogni ruolo, così come può dimostrare come possano convivere Milik e Mertens, ognuno adattando il proprio stile di gioco verso l'altro. Soprattutto con lo schema ad una sola punta (Milik), il belga potrebbe ritornare a esprimersi sulla trequarti con la maturità offensiva conquistata negli anni di Sarri.

Il Napoli oggi

Reina a parte, già partito alla volta del Milan,  al netto delle scelte del mercato che verrà, il Napoli proposto da Ancelotti sarebbe speculare a quello di Sarri: Sepe in porta, Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik in mediana e Insigne, Mertens e Callejon davanti.

I punti fermi

Il mercato è la grande incognita, vero, ma per Ancelotti – nell'incontro romano con De Laurentiis – sarebbero stati definiti anche i punti fermi, pretesi proprio da Ancelotti a colloquio col patron: Koulibaly, Raul Albiol, Allan, Callejon e Milik.

Quanto guadagnerà Ancelotti

6.5 milioni, 3 anni e staff storico

Ancelotti ha concluso l'accordo con un contratto biennale che prevede anche l'opzione per il terzo anno a 6.5 milioni netti a stagione (bonus compresi). Del suo staff, quattro collaboratori storici che lo seguono da sempre: il figlio Davide, il genero Mino Fulco, il preparatore atletico Mauri ed il figlio di quest’ultimo Francesco.

I trionfi e i record in Italia e nel Mondo

Carletto ha trionfato in Italia, Inghilterra, Francia e Germania. Ancelotti è l’unico allenatore al mondo, insieme a Bob Paisley, ad aver vinto tre Champions League/Coppe Campioni ed è tra i tecnici più importanti del Vecchio Continente perché ha vinto i rispettivi campionati in almeno quattro paesi europei diversi. in totale, sono 19 i trofei che Carlo Ancelotti ha messo in bacheca tra Milan (ben 8), Chelsea, PSG, Real Madrid e Bayern Monaco.

Il palmares nelle Coppe di Carlo Ancelotti
Il palmares nelle Coppe di Carlo Ancelotti

Il mercato che verrà

Mertens da jolly a uomo mercato

Molti i nomi che circolano in queste ore con Ancelotti neo tecnico del Napoli. Un mercato sontuoso, dove oltre ad arrivi importanti potrebbero esserci partenze prestigiose. Pochissimi sono i giocatori su cui il nuovo tecnico ha idee chiarissime. Tra questi, ad esempio non figurerebbe Dires Mertens che negli ultimi anni si è trasformato in abile trequartista ad attaccante. Ma con l'idea ancelottiana del bomber d'area (oggi Milik, domani forse Benzema) Mertens potrebbe divenire un esubero su cui far mercato.

Vidal e Benzema gli scudieri di Ancelotti

I nomi papabili per costruire una rosa non più fondata come con Sarri su 12-13 giocatori ci sono tutti: in primis lo scudiero Arturo Vidal che starebbe lasciando il Bayern, forse proprio per seguire Ancelotti a Napoli. Poi un altro fido giocatore del tecnico, ai tempi della ‘decima' di Madrid, Karim Benzema, la punta che al Napoli serve come il pane.

Da Rui Patricio a Suso, gli altri colpi

Ancelotti dovrà trovare un portiere per il dopo Reina. Qualcuno affidabile, di qualità e di esperienza. Ecco perché l'attenzione si è posta su uno fra Rui Patricio e Leno. In difesa, puntelli ulteriori, soprattutto sulle fasce dove piace da sempre Vrsaljko, poi Lucas Torreira a centrocampo (per sostituire eventualmente il partente Hamsik) e Suso, altro profilo accattivante che permetterebbe al Napoli di cambiare pelle a gare in corso.

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