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Napoli, battere il Real si può: i 5 fattori che possono regalare vittoria e qualificazione

Contro i Blancos di Zidane, Sarri ha ancora qualche asso su cui puntare e il San Paolo dovrà fare la propria parte. Insieme a Mertens e Reina i due elementi cardine per non subire e segnare. Con Mark Rog pronto a diventare l’elemento sorpresa. Sempre che si riesca a segnare subito, fare pressing costante ed essere aiutati dalla Dea Bendata.
A cura di Alessio Pediglieri
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Maurizio Sarri ha già promesso almeno di "rompere i coglioni" ai campioni in carica. La qualificazione magari non arriverà, ma questo Napoli ha l'obbligo di provarci fino alla fine dettando la propria legge in casa, di fronte ad un pubblico che sta vivendo la sfida al Real come la gara cui nessuno vorrebbe mancare, a prescindere da come finirà. I partenopei hanno nel loro DNA le carte giuste per fale male a Zidane e ai suoi campioni. Non giocarsela ad armi pari, perché su un piano squisitamente tecnico i blancos sono due spanne sopra tutti, ma sfruttando elementi e fattori che, uniti, possono creare i presupposti per il capovolgimento di fronte.

Gol subito, pressing alto e palla a terra

Il Napoli avrà solo un compito cui non potrà prescindere ancor prima di pensare a come limitare Cristiano Ronaldo o vedersela con i robusti centrocampisti di Zidane: segnare un gol il prima possibile. Se Mertens e compagni riusciranno come all'andata d andare per primi in vantaggio, non finirà come al Bernabeu perché a quel punto il clima del San Paolo farebbe davvero la differenza. L'unico modo per farlo però è sorprendere il Real che si aspetterà l'assalto all'arma bianca. E per farlo Sarri dovrà provare qualche carta a sorpresa.

Rog, la sorpresa: affamato, carico, in forma

In questo senso si inerisce Mark Rog, l'uomo nuovo di queste ultime settimane: il croato ha sorpreso contro la Juventus, ha confermato l'ottimo stato di forma con la Roma e potrebbe essere schierato dal primo momento in mezzo al campo per spingere i compagni all'assalto immediato. Il 21enne nazionale ex Dinamo ha voglia di emergere, energie intatte, l'occasione giusta per riscattarsi dopo mesi di tribune e panchine. Elementi aggiunti per un Napoli all'arrembaggio che potrebbe avere nell'ultimo arrivato il giocatore capace di giocare tra le linee ed essere la classica sorpresa per gli avversari.

La consacrazione di Mertens

Senza Milik, che dovrebbe ripartire dalla panchina, Sarri ripunterà sul trio dei piccoli che all'andata hanno fatto bene segnando un gol con Insigne e sfiorando il raddoppio nel finale con Mertens. Ma al San Paolo tutto dovrà essere perfetto: soprattutto per il belga, devastante anche contro la Roma. A lui è richiesta la gara dell'anno: 18 reti fin qui segnate sono oro per un centrocampista che fino a ieri era abituato a servire le punte. Sarri lo ha reinventato e se i suoi compagni riusciranno a tutelarlo dalle marcature altrui, potrebbe essere decisivo con la sua velocità nella parte iniziale del match.

San Paolo infuocato e il fattore Fortuna

Ovviamente non è da sottovalutare né da non considerare. Il fattore fortuna esiste e soprattutto in Europa con una Champions che vive di particolari, episodi e situazioni uniche. La dea bendata dovrà vestire azzurro per 90 minuti, anche travestendosi da arbitro se servisse. Un gol all'inizio avrebbe il sapore della certezza che la missione sia possibile per tutti, pubblico compreso che avrà il suo compito ben preciso: intimorire il più possibile i blancos, abituati ai grandi palcoscenici ma ancora inesperti di cosa significhi vedere il San Paolo in assetto da battaglia.

Nelle mani di Pepe Reina

Tutto dovrà andare per il verso giusto ma c'è un uomo che insieme a Mertens non dovrà commettere errori e sul quale peserà inevitabilmente l'esito della sfida: Pepe Reina. Il portiere spagnolo si è riscattato all'Olimpico dopo le delusioni, gli errori e le polemiche in Coppa Italia contro la Juventus. E con il Real Madrid dovrà ripetere la gara perfetta parando tutto, sempre, come ha fatto all'Olimpico salvando il risultato.

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