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Napoli, Ancelotti sarcastico: “Il rigore? Non c’era, hanno cambiato le regole nella notte”

Il riferimento è al mancato fischio su un chiaro tocco di mani in area su tiro di Insigne sull’1-0. Un episodio che è stato ininfluente ma che poteva far respirare il Napoli nel finale: “Il gioco di squadra oggi ha penalizzato gli attaccanti, non dobbiamo pensare alla Juve ma motivarci con chi abbiamo davanti. Possiamo ancora crescere”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' bastato Albiol, ma contro la Spal al San Paolo sono andati in scena 90 minuti da brivido dove si è dovuto esaltare anche Meret nel finale per evitare la beffa atroce di non trovare una vittoria che appariva – sulla carta – scontata. Un gol che è stato pesantissimo e che ora vede il Napoli più vicino alla Juventus, in serata attesa dalla partita casalinga contro la Roma, facendo il tifo per i giallorossi.

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In attesa dell'Inter, di scena il 26 dicembre a San Siro per una nuova sfida che dirà quanto vale questo Napoli, alle spalle di una Juventus da sempre irraggiungibile. Il successo sulla Spal porta con sè anche un po' di amarezza per un risultato che poteva e doveva essere più rotondo. Almeno nelle attese e nelle speranze di un Carlo Ancelotti nel dopo partita deluso e ironico.

Il rigore che non c'è. La vittoria c'è ed è il lato positivo di giornata ma al Napoli nel secondo tempo manca un rigore evidente per l'allenatore dei partenopei, mentre l'1-0 non regalava tranquillità: un tocco di mano su tiro di Insigne non segnalato dall'arbitro e che ha messo il Napoli in apnea nei minuti finali del match sul forcing finale dei ferraresi: "E' cambiata la regola, altrimenti quest'episodio è abbastanza chiaro. L'hanno cambiata stanotte, altrimenti non c'è spiegazione. Sto scherzando".

Gli errori e l'astinenza da gol. Al di là dell'episodio – che poteva costare caro – Ancelotti ha assistito ancora una volta all'astinenza della coppia Mertens-Insigne: un palo e un gol annullato per offside. Troppo poco, per un Napoli che deve convincere di essere la reale alternativa alla Juventus: "A livello di profondità abbiamo fatto bene nei primi minuti, però abbiamo sbagliato la finalizzazione: la squadra non ha facilitato il gioco dei due attaccanti. A mio parere questa squadra deve crescere, abbiamo ancora del potenziale che non abbiamo espresso al 100%".

Margini di miglioramento. La Juventus nel mirino, anche se appare sempre un compito impossibile: "Questa squadra può fare di più. Stanno rientrando tanti calciatori, abbiamo margini di miglioramento: ma continuare a pensare alla Juventus rischia di demotivarci, invece abbiamo bisogno di motivazione. Io mi sto divertendo, qui è tutto facile".

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