Nainggolan gladiatore di Roma nel derby. Nella Lazio Bastos da incubo
Due squadre spumeggianti, tecniche e ben messe in campo con due allenatori capaci, vogliosi di mettersi in mostra e con grande voglia di consacrarsi nel grande calcio. Roma-Lazio prometteva spettacolo e così è stato. All’Olimpico il derby della capitale termina con il punteggio di 2-1 in favore della Roma. In gol sono andati Perotti e Nainggolan per la Roma e Immobile su rigore per la Lazio. Una sfida caratterizzata dal bel gioco con due squadre che hanno fatto del giro palla e delle verticalizzazioni un vero e proprio diktat per tutti i 90 minuti.
Di Francesco ha fin da subito cercato di imprimere un’aggressività totale alla sua squadra per evitare che potesse prendere il sopravvento la Lazio di Simone Inzaghi che quando viene lasciata libera di poter utilizzare in ampiezza tutto il campo è davvero pericolosa. Nel derby di Roma, oltre al gol, da elogiare la super prestazione di Nainggolan capace di giocare una partita meravigliosa così come Perotti un vero fenomeno in mezzo al campo. Deludono invece nella Lazio Lulic e Immobile che, nonostante il rigore realizzato, non è stato capace di rendersi pericoloso e di prendersi la scena come si auspicava il suo allenatore. Ma andiamo dunque ad analizzare con calma i top e i flop del derby dell’Olimpico.
Nainggolan top assoluto di questa Roma
Perotti e Nainggolan vere schegge in campo
Pochi minuti sono bastati a Diego Perotti e Radja Nainggolan per prendere in mano questo derby e realizzare i due gol che praticamente hanno tagliato le gambe alla Lazio. Il primo, l’esterno d’attacco argentino, è stato protagonista di una gara fenomenale che l’ha visto mettersi in evidenza già dalla prima frazione con scambi continui con Dzeko e pericolose sortite offensive lungo l’out destro. Poi la svolta del calcio di rigore realizzato dopo un fallo commesso ingenuo commesso da Bastos.
Dagli undici metri non fallisce mai così come non fallisce mai un colpo dalla distanza Nainggolan che poco dopo, a distanza di pochi minuti, raddoppia il risultato con una fucilata da fuori area che annienta Strakosha che non può nulla dopo una sassata di questo tipo.
E pensare che il belga non doveva essere neanche della gara e che invece è stato il vero leader in campo. Forte, aggressivo e sempre in pressione sui portatori di palla della Lazio. Calciatore fenomenale.
Con Manolas la Roma ha sempre il suo muro
Sembra essersi lasciato alle spalle l’estate burrascosa che l’ha visto vicinissimo a lasciare la Roma per accasarsi allo Zenit di Mancini. Nulla di fatto e nuova stagione in giallorosso che, a giudicare dalla prestazione di questa sera, sta continuando davvero ad alti livelli. Kostas Manolas è sempre l’uomo in più della squadra di Di Francesco. Anche questa sera ha avuto il merito di non farsi schiacciare sulla linea di difesa e tenere sempre a bada Immobile e compagni lontani dalla porta di Allison.
Diversi gli interventi in scivolata che sono il suo vero marchio di fabbrica, sempre efficaci e precisi, così come sono state preziose le chiusure lungo l’out destro dove, con Florenzi spesso in proiezione offensiva, è stato sempre lui a dover tappare quel buco con una naturalezza incredibile. Impossibile da contrastare nei duelli aerei. Assolutamente uno dei migliori in campo.
Unica nota stonata il rigore causato con un fallo di mano che ha portato poi al gol dagli undici metri da parte di Immobile che ha riaperto di fatto la gara mettendo a serio rischio il risultato che dopo il gol del momentaneo 2-0 sembrava in cassaforte.
Marusic e Lukaku i più positivi in casa Lazio
Si, chiamatela pure una scommessa vinta. L’ennesima da parte di Tare che ha portato alla Lazio l’ennesimo gioiellino da valorizzare. Già, perchè Marusic, nonostante un ospite non proprio così gradito sulla fascia come Kolarov, è riuscito più volte ad arrivare al cross lungo l’out destro e servire traversoni interessanti per gli accorrenti Immobile, Milinkovic-Savic e Parolo. Un calciatore capace di trasformare un’azione da difensiva in offensiva, recuperando palla in difesa e bravo a far ripartire i suoi proponendosi poi in proiezione offensiva lungo la fascia destra.
Uno dei pochi a salvarsi nella Lazio vista questa sera. Così come è stato determinante per provare a cambiare passo a questa partita anche Jordan Lukaku che, entrato in campo al posto di Lulic, si è subito fatto notare per spunti interessanti e incursioni perfette lungo l’out sinistro. Un jolly che Simone Inzaghi sfrutta sempre a gara in corso quando si trova in difficoltà e che ha avuto il merito di piazzarsi con il fisico in ogni contrasto e vincere più volte duelli offensivi con Florenzi, calato nel secondo tempo.
Serata da dimenticare e flop totale per Bastos
Milinkovic-Savic salvo a metà
Non è una vera e propria bocciatura ma sicuramente fra Milinkovic-Savic (Sergej) e Luis Alberto, che sono stati per un certo senso le vere armi in più di questo esaltante inizio di stagione della Lazio, ci aspettavamo qualcosa di meglio. Certo, come attenuante c’è sicuramente quella che il calciatore serbo sia tornato a Roma solo giovedì dagli impegni con la Nazionale ed era visibilmente affaticato.
Ma nonostante tutto, qualche spunto interessante c’è stato, ma non in modo così illuminante come ci siamo abituati a vederlo alle spalle di Immobile. Simone Inzaghi non avrebbe mai rinunciato a lui in una partita così importante. Avere in campo un calciatore con quelle caratteristiche è infatti fondamentale negli automatismi tattici della Lazio che in panchina ha delle buone alternative ma non così decisive come può esserlo lo stesso Milinkovic-Savic. Da recuperare.
Notte da incubo per Bastos
Un disastro totale. In crisi fin dalla prima frazione quando Perotti ha provato più volte a superarlo e farlo ammattire con le solite finte dell’argentino. Bastos, difensore dal fisico possente, positivo fino a questo momento della stagione, ha vissuto una vera e propria serata da incubo all’Olimpico in questo derby di Roma. Nel secondo tempo infatti, non è riuscito a reggere la pressione incredibile dei giallorossi, entrati in campo affamati e con una grande voglia di andare in gol.
Per lui prima il fallo ingenuo che ha portato un rigore per la Roma poi realizzato da Perotti e successivamente il clamoroso disimpegno errato che ha poi permesso allo stesso argentino di servire Nainggolan che in due tempi ha poi scaricato la sua sassata alle spalle di Strakosha per il gol del momentaneo 2-0. Calciatore che però resta fondamentale per Simone Inzaghi. Serata da dimenticare.
Per Lulic una gara storta
Sempre generoso e infaticabile lungo la fascia sinistra, Senad Lulic, eroe qualche anno fa in uno dei tanti derby giocati fra Roma e Lazio, non è stato in grado questa sera di tenere i nervi ben saldi, nonostante la fascia da capitano. Un’ammonizione presa nel primo tempo e tanti interventi inutili nella ripresa, hanno subito costretto Simone Inzaghi a sostituirlo per evitare, soprattutto dopo il gol del momentaneo 2-0 della Roma, che il bosniaco potesse incappare in qualche reazione di troppo rischiando di prendersi un’inutile espulsione.
Buoni spunti ma non così interessanti da mettere in difficoltà Florenzi che poi solo nella ripresa ha faticato tanto dopo l’ingresso in campo di Lukaku che ha fatto ciò che Simone Inzaghi si aspettava potesse fare lo stesso Lulic nel derby.