Radja Nainggolan, che spavento: incidente in Ferrari ma sta bene
Una brutta disavventura per Radja Nainggolan. Per fortuna il centrocampista belga dell'Inter se l'è cavata con qualche livido e senza gravi conseguenze a causa dell'incidente stradale nel quale questo pomeriggio è rimasto coinvolto sull’autostrada A1. Il calciatore era al volante della sua Ferrari GtC 4 Lusso di colore nero quando, in base a una dinamica che chiarita poco dopo, la vettura ha sbandato. Niente di grave per il ninja nerazzurro e nemmeno per gli altri automobilisti che transitavano in zona, solo un po' spavento e altrettanto nervosismo per l’auto appena comprata e già da portare al carrozziere perché la rimetta in sesto.
Da Roma a Milano per il ritiro nerazzurro. Un contrattempo che poteva costare caro al giocatore che ieri pomeriggio era stato per l'ultima volta al centro sportivo di Trigoria sia per salutare amici sia per raccogliere qualche maglia della ‘magica' da portare con sé. In mattinata Nainggolan s'era messo in viaggio per dirigersi verso Milano e tenersi pronto per il ritiro dell'Inter che avrà inizio nei prossimi giorni (lunedì il raduno ad Appiano Gentile, il 14 la prima amichevole con gli svizzeri del Lugano).
Cosa ha provocato l'incidente? Nulla che fosse imputabile al calciatore che, in base alle notizie raccolte e alla versione ufficiale fornita, non avrebbe peccato d'imprudenza. L'incidente è avvenuto circa 4 chilometri dopo Arezzo: è stato allora che il belga ha bucato una gomma (ipotesi davvero credibile considerata la struttura degli pneumatici in dotazione?) e, pru avendo provato a tenere il controllo della vettura, non è riuscito a evitare l'impatto contro il guardrail dell’autostrada. Per fortuna, nell'urto non ha riportato lesioni personali mentre la parte anteriore della Ferrari è rimasta danneggiata. Nainggolan è uscito dall'abitacolo da solo e, una volta espletate le formalità di rito per il soccorso stradale, è stato accompagnato a Prato dove la concessionaria Ferrari gli ha messo a disposizione un’auto sostituiva.
