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Nainggolan: “Bevo, fumo, ogni tanto faccio ritardo. Non sono l’unico, però”

Poche settimane lo sfogo per le decisioni del ct del Belgio, Martinez, di escluderlo dai convocati. Adesso un segnale di disponibilità rispetto al “basta, lascio la nazionale”. Cosa ha fatto cambiare idea a Nainggolan? “Il ds della Roma, Monchi, mi ha spronato. Non nego i miei difetti e vorrei andare al Mondiale, la cosa più bella assieme alla Champions”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Fumo e ogni tanto sono in ritardo ma non voglio perdere il Mondiale". Radja Nainggolan è così, prendere o lasciare. Un ninja in campo – con Spalletti che gli ha insegnato quanto sia preziosa e letale la sua potenza con un po' più di controllo -, un ‘uomo vero' che non ha bisogno di maschere per nascondere i propri difetti/eccessi; non ha peli sulla lingua quando – scambiando qualche chiacchiera coi tifosi – afferma che "mai andrà alla Juventus degli aiutini" oppure rinfaccia a un fan che gli chiede l'autografo di "tifare la squadra sbagliata"; ha scelto di restare in maglia giallorossa nonostante alla sua porta abbia bussato mezza Europa.

Il rapporto poco idilliaco col ct. Vero e verace, a volte anche troppo… come in occasione dello sfogo che lo aveva portato a dire addio alla propria nazionale, il Belgio. La decisione del commissario tecnico spagnolo, Martinez, di escluderlo dal novero dei convocati contro Gibilterra e Grecia aveva causato la reazione rabbiosa e impulsiva del calciatore: "Chiama Youri Tielemans, spesso in panchina nel Monaco, e non me che lo scorso anno ho giocato 53 partite con una delle migliori squadre italiane – disse Nainggolan -. Diceva che i suoi convocati avrebbero dovuto essere nei migliori campionati nazionali ma Witsel gioca in Cina e improvvisamente non importa più. Da oggi per me c'è solo la Roma".

Il dialogo con il ds Monchi: "Voglio il Mondiale". Una posizione molto netta, mitigata dal tempo, dalla ragione che ha preso il sopravvento e soprattutto dal dialogo con il diesse capitolino, Monchi, come rivelato dallo stesso calciatore nella lunga intervista a hln.be. "Il dialogo con lui mi ha fatto cambiare idea. Mi ha detto "devi giocare il Mondiale". E io vorrei farlo, anche se temo che sarà difficile e mi dispiacerebbe tanto saltare la seconda coppa del mondo di fila. E' la cosa più bella che c'è assieme alla Champions".

Ribelle e fuori dagli schemi, etichetta che allontana da sé. Nainggolan non nega qualche vizio ma si chiede perché solo i suoi acquistino un valore differente… "Non ho mai mentito sul mio stile di vita e non vedo perché me ne dovrei vergognare. Una volta è perché bevo, poi perché fumo, ma non sono l'unico, poi perché non sono concentrato o faccio ritardo, ma anche in questo caso non sono l'unico a tardare un minuto. Sono sempre cose extra sportive che mi fanno saltare la nazionale mai questioni tattiche".

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