Nainggolan avvisa la Roma: “La proposta del Chelsea c’è ed è concreta”

Radja Nainggolan vuole restare in giallorosso ma non dipenderà (totalmente) da lui. Il mercato e le sue sirene suonano la carica verso il centrocampista belga prossimo avversario dell'Italia nel girone di Euro2016 alla partita d'esordio del 13 giugno, soprattutto da Oltremanica dove c'è il Chelsea di Antonio Conte pronto all'offerta importante per strapparlo alla Roma e all'Italia. Sarebbe l'ennesimo campione cresciuto in Serie A a partire e cercare all'estero fortuna e allori da noi proibiti. Ma Nainggolan non vuole alcuno strappo con il club capitolino e ha ridato il cerino acceso in mano al presidente Pallotta: la proposta Blues c'è, è reale. Adesso tocca alla Roma dire cosa abbia intenzione di fare e comportarsi.
"A Roma sto bene". Parole al miele che nascondono un tocco di acidità. Perché il ninja Radja sa cosa significa essere al centro di manovre di mercato. E quella dei Blues di Londra è tanto concreta quanto significativa per un giocatore che cerca da anni la consacrazione internazionale visto che le qualità in campo le mette ogni domenica. E' vero, il Chelsea sarà per un anno fuori dall'Europa che conta mentre la Roma disputerà la Champions ma le potenzialità della squadra di Conte sembrano essere ben altro rispetto a quanto offre il progetto di Pallotta.

L'idea di Nainggolan però è quella di attendere segnali da parte della Roma. Potrebbe anche restare, nel momento in cui la dirigenza si facesse avanti e proponesse alternative e rinnovi importanti, anche economici: "La mia volontà l'ho sempre dichiarata apertamente: alla Roma sto bene, Roma mi piace, è lì che mi vedo anche per i prossimi anni. L'offerta da parte del Chelsea è importante, non si può semplicemente evitare di prenderla in considerazione anche se io ho già esposto le mie preferenze, ora bisognerà vedere se la società farà la sua parte e mi contatterà".
Infine, un pensiero all'imminente Europeo con il Belgio che incontrerà subito la nazionale italiana: "Noi dobbiamo giocare nella nostra forma abituale, senza preoccuparci: abbiamo individualità di grande talento e dobbiamo trovare il sistema di farle esprimere al meglio. Abbiamo talmente tanti giocatori di qualità fra i miei compagni che fare un solo nome diventa difficile"