Nainggolan ai tifosi: “Perché ci incoraggiano solo quando entra Totti?”
Fischi e brusio nel primo tempo, entusiasmo e sostegno nella ripresa. L'umore della folla è mutevole, quello dei tifosi ancora di più. A Roma, anche nella sventura, c'è solo un calciatore in grado di mettere tutti d'accordo. Lo dice il coro che si alza dalla Curva e si propaga nell'Olimpico: c'è solo un capitano, Totti. Entra e cambia volto alla gara come per magia. Come per magia le nuvole nere che s'addensano sullo stadio si aprono. Come per magia, a 40 anni, inventa assist per Dzeko e realizza – con freddezza – il rigore decisivo che regala la vittoria ai capitolini in rimonta sulla Samp.
Nainggolan non si dà pace per questo. Nulla contro Totti, né si lamenta per questioni di leaderhsip ma non nasconde insofferenza per la situazione manifestatasi domenica scorsa.
Mi chiedo se non potevano sostenerci anche nel primo tempo quando stavamo perdendo 2-1 – ha ammesso il belga durante la presentazione dell'accordo di partnership per le prossime tre stagioni tra la Roma e EZTrader -. Invece abbiamo ricevuto solo fischi, questa cosa non ci aiuta certo ad affrontare il momento di difficoltà con la giusta tranquillità. Poi con l'ingresso di Francesco le cose sono cambiate, abbiamo avuto tutti una marcia in più e lo stesso incoraggiamento da parte del pubblico è stati di gran lunga superiore rispetto a prima.
Oltre a Totti c'è bisogno di altri leader, è la critica lasciata filtrare da Spalletti dopo la partita contro la Samp. Il belga ha una parola anche per questo. "Il tecnico dice che manca personalità? Io mi sento leader, lo dimostra anche la mia tipologia di gioco, poi certo bisogna sempre vedere gli episodi nelle partite". Questione rinnovo, nessun dubbio: Radja resta in giallorosso. "Avevo già deciso di restare alla Roma, mi trovo bene e sono sicuro che quanto prima troveremo un accordo".