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Muller e Kroos gli uomini d’oro di Loew che hanno distrutto il Brasile

Thomas Muller e Toni Kroos, che potrebbero lasciare entrambi il Bayern dopo il Mondiale, insieme a Klose e Khedira hanno spezzato il sogno Mondiale del Brasile.
A cura di Alessio Morra
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brasile germania

Nessuno, nemmeno il più fiducioso dei tifosi tedeschi, poteva pensare che la semifinale di Brasile 2014 si chiudesse dopo una ventina di minuti con Julio Cesar impallinato da Muller, Klose, Kroos (autore di due gol) e Khedira. La potenza della Germania si è abbattuta sulla pochezza tecnica e mentale del Brasile che nel modo peggiore ha dato l’addio al sogno del Mondiale. I grandi protagonisti del trionfo tedesco, oltre al mago Joachim Loew, sono stati i panzer del Bayern Thomas Muller e Toni Kroos, che sono penetrati nella difesa brasiliana come la lama nel burro con una facilità imbarazzante.

10 gol in 11 partite ai Mondiali per Thomas Muller

Si dice che i grandi campioni si vedono nei momenti che contano. E questa frase classica calza a pennello per Thomas Muller. Il ventiquattrenne attaccante del Bayern con la Nazionale tedesca ha segnato 22 reti in 54 partite, ma ai Mondiali ha realizzato 10 gol in 11 partite! Sarà il magico numero 13 che ha sulle spalle (ce l’aveva anche il mitico Gerd), ma Thomas Muller ai Mondiali ha fatto e sta facendo qualcosa di straordinario. Qualità e quantità e tanta tranquillità che Muller mostra con sfrontatezza quando fa l’occhiolino quando suonano gli inni Nazionali. Dopo aver vinto il titolo di Capocannoniere quattro anni fa, cinque gol in sei partite, Muller ha iniziato in modo meraviglioso il suo Mondiale realizzando tre reti al Portogallo, poi sono arrivati i gol agli Stati Uniti e al Brasile.

Toni Kroos l’eroe che non t’aspetti

Il ventiquattrenne centrocampista tedesco è il pupillo di Joachim Loew, che forse sarà il più contento di tutti per i gol di Toni Kroos, che come Muller, potrebbe lasciare il Bayern Monaco dopo il Mondiale. Kroos che pare destinato al Real Madrid è stato l’uomo in più della Germania. Perché con la sua mobilità ha aiutato i tre giocatori offensivi ed ha soprattutto aiutato Schweinsteiger e Khedira che hanno avuto vita facile contro i fantasmi dei centrocampisti brasiliani.

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