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Moviola, i casi discussi da Rizzoli: la Juve e Brozovic

Il designatore ha spiegato il perché il Var non può intervenire in un caso come quello del rigore concesso a Higuain in Benevento-Juve. Una considerazione anche sul caso del gol non considerato valido di Brozovic in Torino-Inter.
A cura di Marco Beltrami
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Come di consueto, archiviata l'ultima giornata di campionato, è tempo di bilanci e del classico appuntamento con la moviola. Il 31° turno non è stato contraddistinto da numerose situazioni dubbie, anche se ci sono alcuni episodi che hanno fatto discutere. Si tratta in primis dei due rigori concessi alla Juventus nell'anticipo di Benevento, il primo con il Var, di quello assegnato e poi fallito da Mertens in Napoli-Chievo e di un curioso caso legato a Brozovic in Torino-Inter.

Perché il Var non è intervenuto in occasione del fallo da rigore su Higuain in Benevento-Juve

A fare chiarezza su quanto accaduto in Benevento-Juventus ci ha pensato il designatore Rizzoli in prima persona ai microfoni di Sky. L'ex arbitro ha spiegato il perché in occasione del rigore concesso a Higuain, quello del 3-2 per i bianconeri, il Var non è intervenuto: "Il VAR deve intervenire nelle situazioni chiare, dove ci sono errori chiari ed evidenti. In questo caso si può ipotizzare che sia stato l'attaccante ad accentuare e cercare l'avversario o il difensore a trovare il contatto per poca esperienza. Ma c'è la verità del campo dove si capisce cosa è accaduto. Queste non sono situazioni dove il VAR entrerà mai perché il parere soggettivo può fare la differenza ma a noi interessa che rimanga la verità del campo".

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Rizzoli e l'intervento del Var sul rigore di Pjanic

Diverso invece il caso del primo penalty, quello che il direttore di gara ha concesso per l'atterramento di Pjanic con l'utilizzo della moviola in campo. Rizzoli evidenzia le differenze rispetto al secondo rigore: "Lì il tocco era evidente, tanto da far cadere il giocatore in questione. E' questo l'obiettivo del VAR. Seguiamo un protocollo internazionale molto rigido all'interno del quale deve essere eliminata il più possibile la discrezionalità delle situazioni. Se l'arbitro nella comunicazione con il VAR dice ‘Per me il difensore tocca il pallone' mentre il VAR replica ‘no, ti sei sbagliato, il pallone non lo tocca, vai a rivedere', questo è l'esempio chiaro per cui l'arbitro e il VAR, comunicando, vanno a rivedere un'azione".

Il curioso episodio di Brozovic in Torino-Inter

Archiviate le partite della domenica, Rizzoli è intervenuto anche su un episodio curioso andato in scena in Torino-Inter. A metà del primo tempo fallo di Obi su Borja Valero a circa 10 metri dall'area granata. Punizione per gli ospiti, con Brozovic che calcia la palla ferma spedendola in rete, con tutti gli avversari immobili, Sirigu compreso. Nessuna protesta e tutto fermo per il fischio precedente dell'arbitro. La conclusione di Brozovic però sarebbe potuta essere considerata anche come battuta del calcio di punizione? Per Rizzoli, il direttore di gara ha la facoltà di non ritenere valida la ripresa del gioco e dunque di non considerare quella del centrocampista nerazzurro come una conclusione da calcio piazzato.

I casi da moviola in Napoli-Chievo

L'altro episodio dubbio degno di nota è quello relativo a Napoli-Chievo. Nel secondo tempo sul punteggio di 0-0 Mertens cade in area dopo una trattenuta di Depaoli. L'arbitro ricorre al Var e decide di sanzionare l'intervento del giocatore clivense, leggero ma necessario a sbilanciare il belga che poi fallirà il tentativo dal dischetto. Giusto non ammonire per la seconda volta De Paoli, in quanto l'intervento non è violento e soprattutto non si tratta di chiara occasione da gol. Altrettanto corretto non sanzionare con il rigore un intervento di Leris nella sua area: il pallone rimbalza tra spalla e braccio. Inutili le proteste degli azzurri

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