Mourinho: “Tornerò ad allenare in Inghilterra”

Fisicamente è ancora in Spagna, questioni contrattuali lo trattengono ancora lì, ma con la testa e il cuore José Mourinho è già in Inghilterra. Anzi, in un'intervista video registrata per il 150simo anno di fondazione della Fa – la federazione inglese – ha espresso un pensiero inequivocabile: ovvero, tornare in Premier League, campionato di cui avverte la mancanza. Quell'aria era corroborante, più ancora lo erano i successi conquistati alla guida dei leoni dello Stamford Bridge: 2 titoli (il nostro scudetto), 3 Coppe di Lega e una FA Cup. Addirittura, è stato vicinissimo a occupare la panchina della Nazionale di Sua Maestà prima dell'avvento dell'italiano Fabio Capello. "I miei ricordi del calcio inglese non possono che essere ottimi", attacca così lo Special One mentre la telecamera ne cattura le parole.

In Inghilterra si sente la vera passione per il gioco. Mi è piaciuto allenarvi dal primo fino all'ultimo giorno. E ‘stata la mia prima esperienza al di fuori del Portogallo. Ero ancora un allenatore molto giovane quando sono arrivato, ma non ci potrebbe essere un posto migliore dove andare.

Poi, la frase che ha scatenato ulteriori polemiche in Spagna e molti hanno interpretato come un (lungo) addio anticipato.

So che un giorno tornerò, perché il calcio inglese significa molto per me.

E allora succede che alcuni media d'Oltremanica captino il tam tam delle indiscrezioni sul futuro dell'allenatore lusitano: The Guardian, addirittura, si sbilancia e suggerisce che il portoghese abbia addirittura già raggiunto una sorta di accordo con il Chelsea, suo vecchio amore, e che Abramovich – dopo una corte serrata a Guardiola – sia pronto a riconsegnargli le chiavi dello spogliatoio. Il Daily Express paventa anche la possibilità che vada allo United, nel caso in cui Ferguson decidesse di ritagliarsi un ruolo di secondo piano rispetto a quello attuale di manager del Manchester.