Mourinho: “In Premier è difficile vincere, questa non è la Bundesliga”

2 vittorie contro Leicester e Crystal Palace, due match ampiamente alla portata, e il Chelsea potrà laurearsi campione d'Inghilterra. Josè Mourinho è davvero ad un passo dal conquistare il terzo titolo della sua carriera inglese, un riconoscimento che conferma il suo valore. In una lunga intervista al Mirror, lo Special One ha evidenziato il suo peso specifico nello spogliatoio dei Blues sottolineando l'impresa del club londinese: "La leadership nel Chelsea è la mia leadership, non c'è una leadership dei giocatori, nemmeno in campo. Se vinceremo la Premier, senatori come Petr Cech, Didier Drogba e John Terry, ma anche Obi Mikel, apparteranno a due generazioni vincenti, stessa cosa per me". E gran parte di questi senatori potrebbero essere arrivati al capolinea della loro avventura al Chelsea: "Drogba appartiene alla storia del club. Alla fine dello scorso anno, il Chelsea ha perso quello che considero uno dei cinque calciatori piu' importanti nella storia di questa squadra, Frank Lampard. Lo abbiamo perso ma la vita va avanti".
Bundesliga snobbata. Impresa quasi riuscita dunque per il Chelsea che in futuro dovrà fare i conti con le difficoltà legate alle operazioni di rinforzo delle concorrenti, già temibili. A tal proposito il portoghese ha voluto sottolineare il valore della Premier, un campionato molto più competitivo della Bundesliga e non solo: "L'Arsenal ha una squadra fenomenale, Henry ha detto che con 4 top-player torneranno di nuovo gli Invincibili. Lo United ha il giocatore più costoso nella storia della Premier League (ovvero Di Maria, ndr) e lo tiene in panchina e questo la dice lunga sulla qualità della rosa, senza dimenticare che per loro il fair-play finanziario non fa grossa differenza. Il City ha fatto cose fenomenali, vincendo due titoli in tre anni e anche il Liverpool lotta per il titolo da anni. E' molto difficile per una squadra essere dominante, qui non siamo la Germania col Bayern o la Scozia col Celtic".