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Mourinho “Dopo Neymar, è cambiato tutto ed è cambiato in peggio in termini di prezzi”

Lo Special One dello United è pronto per dare l’assalto alla Premier e alla Champions League. E’ rimato a Manchester perché “è il progetto più ambizioso che ci sia oggi in Europa” ma critica il mercato impazzito sulla scia della cessione di Neymar: “Giocatori che valevano 20 milioni ora ne valgono 50”
A cura di Alessio Pediglieri
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Forse varrà una sterlina in più di Neymar, fatto sta che il presente di Josè Mourinho è rimasto legato al Manchester United e nessuno potrà mai verificare se il prezzo dello Special One possa superare i vertici del brasiliano ceduto dal Barcellona al Psg. Di certo, il portoghese resta tra i migliori e più quotati allenatori sul panorama internazionale, capace di conquistare titoli ovunque si sia seduto, dal Porto al Chelsea, dall'Inter al Real e al Manchester, appunto. Il futuro? Si vedrà: Mou è abituato a metabolizzare le proprie scelte e a non comunicarle se non nel momento in cui i giochi sono già stati fatti: l'estate del 2010 con l'addio all'Inter per il Real, ne è il classico esempio.

Mou e il rinnovo con lo United

Oggi la Premier, domani la Ligue1 o la Bundesliga

Non sa dove il futuro lo porterà, ma di certo ora i pensieri di Josè Mourinho sono tutti concentrati sulla Premier e sulla Champions League, conquistata attraverso il successo in Europa League. Magari farà una nuova esperienza in Ligue 1, uno dei campionati in maggiore ascesa in Europa sia per appeal che per contratti (aspetto mai sottovalutato dal portoghese) o in Bundesliga, altro panorama con cui non si è ancora confrontato. Al momento però, la priorità dello Special One resta la Premier League, che sia a Manchester o altrove.

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Testa alla Premier e alla Champions

Con i red devils ha un accordo ancora lungo: è sotto contratto fino al 2019 e dopo una prima stagione conclusa con un deludente sesto posto in campionato ma la conquista di Coppa di Lega ed Europa League, Jose' Mourinho ha costruito in estate una squadra votata al firmamento: "Non penso al rinnovo, non ho bisogno di un nuovo contratto per lavorare al massimo. Non e' un problema arrivare a scadenza ed essere libero io di decidere cosa voglio fare e il club altrettanto".

Mou e il progetto Manchester United

La storia insegna: 2/3 anni poi si cambia

Dopotutto la storia di Mou insegna che il portoghese è di passaggio: due/tre stagioni, poi cambia: "Quando sono arrivato al Chelsea nel 2004 non ho mai pensato di rimanerci per 20 anni, mai. E quando sono andato in Italia avevo già in testa la Spagna. L'Inghilterra però è la mia passione e oggi posso dire che mi piacerebbe rimanerci per molti anni".

L'ambizione per il dopo Ferguson

Mourinho, che piaccia o no, è sempre stato un tecnico che ha cercato le sfide. Nel primo Chelsea, all'Inter, al Real, ancora al Chelsea e oggi al Manchester. Ha necessità di progetti ambiziosi, proprietà che non badano a spese, e spesso ripaga vincendo: "Voglio il progetto piu' impegnativo in circolazione e in questo momento ce l'ho a Manchester perchè è il dopo Ferguson, è un club che sta vivendo un periodo nuovo, di sfida"

Mou e il calciomercato del Manchester

Neymar e l'impatto sul prezzo dei giocatori

Neymar ritorna nei pensieri di Mourinho che mai ha cercato il brasiliano. Ma il tecnico portoghese è conscio che il passaggio di Neymar al Psg ha stravolto per sempre il calciomercato mondiale, aumentando a dismisura i prezzi dei giocatori. Compravendite ‘drogate' dove dal 31 agosto il parametro con cui confrontarsi sono i 222 milioni spesi per Neymar: "Dopo Neymar, è cambiato tutto ed è cambiato in peggio in termini di prezzi. Penso che al 31 agosto avremmo dovuto pagare 150 milioni di sterline per Lukaku e 60-70 per Matic. Neymar ha cambiato tutto"

Il mercato impazzito

Un mercato folle al quale  ci si dovrà adeguare anche se i colpi del Manchester sono arrivati prima del trasferimento del secolo: "Oggi parliamo di cifre come 200 milioni, i giocatori che ne valevano 20 ora costano 40, quelli che ne costavano 40 valgono ora 60. E' cambiato tutto, Lukaku e Matic ci sarebbero costati oggi 200 milioni ma siccome li abbiamo presi nella prima parte dell'estate, abbiamo speso meno".

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