video suggerito
video suggerito

Mou-Chelsea, sì. Se Abramovich paga la clausola da 12 milioni (VIDEO)

Tutto a posto ma niente in ordine. Mentre la stampa e gli addetti ai lavori danno per scontato il passaggio dello Special One a Londra, Abramovich deve affrontare il nodo ingaggio e convincere i dirigenti del club a lasciare pieni poteri a Mourinho.
A cura di Alessio Pediglieri
11 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Jose Mourinho

Il KO contro il Borussia Dortmund ha lasciato il segno. Sia all'interno del mondo Real sia nel presente e nel futuro dello Special One che a fine stagione molto probabilmente lascerà Madrid e la Spagna per tornare al suo primo grande amore, il Chelsea in Premier.
La terza semifinale consecutiva in Champions sulla panchina dei Blancos non è servita a prolungare il matrimonio tra il tecnico di Setubal e il presidente Florentino. Il Real cercava la sua "decima", Mou la sua "tercera": tutto è svanito sotto i colpi del Borussia e la ‘remuntada' sfiorata non è servita a nulla. A fine anno si cambierà progetto e protagonisti.

Clausola rescissoria e pieni poteri – Non è un mistero che a Londra lo stiano aspettando, soprattutto patron Abramovich che non ha mai trovato un serio sostituto dello Special One: fallito il progetto su Villas Boas, salutata anche l'esperienza Di Matteo (con la vittoria in Champions), mai gradita fino in fondo la soluzione Benitez, adesso si aspetta solo il ritorno di Mou in Blues. Ma il gran rientro a Stamford Bridge potrebbe rivelarsi un po' più complicato del previstosoprattutto per la maxi-cifra che Roman Abramovic dovra' sborsare per riavere il ‘figliol prodigo'. Uno ‘scalino' ostico visto che il contratto attuale di Mourinho con il Real dura fino al 2016 e la clausola rescissoria ammonta a 12 milioni di euro. Tutti da pagare alla Casa Blanca che non accetterà alcuno sconto malgrado Mou e il real siano oramai due separati in casa.
Oltre a questo, Mourinho non si accontenterebbe di rientrare alla ‘base' con tutti gli onori possibili. Vorrebbe di più, come ad esempio avere pieno controllo del club senza lavorare sotto terzi. Attualamente a Londra la direzione tecnica del club è in mano a Michael Emenalo, che si occupa del mercato ormai da anni e che dovrebbe lasciare il posto proprio davanti all'arrivo dello Special One e della sua lista di giocatori graditi. Se Abramovich è anche disposto a farlo, il patron del Chelsea sa benissimo che però non può stravolgere un intero club per una persona sola per quanto essa sia ‘speciale'. Così, sono iniziate – anzi, aumentate – le trattative tra allenatore e società per definire degli aspetti che potrebbero far slittare un accordo che da mesi tutti danno per fatto.

Il no comment di Benitez – Anche lo stesso Rafa Benitez, una sorta di "coach dead walking", ben sa del suo addio a fine stagione malgrado il Chelsea stia lottando per un posto in Champions e sia ad un passo dalla finale di Eruopa League. "Ognuno ha il suo stile, il mio è pensare alla prossima partita. Il resto non è affar mio, io mi concentro sulla prossima gara" ha detto il tecnico spagnolo davanti a chi insiste nel chiedergli un commento sull'affaire-Mou. Che non arriva anche perchè Benitez è da sempre un tecnico di poche parole, abituato più a lavorare che a discutere e che se non è ben accetto laddove è stato chiamato – l'Inter insegna – non ha problemi di lasciare il posto, non prima di aver portato a termine il suo mandato. Insomma, un professionista inappuntabile, un po' come Mourinho che però non manca di istrionismo e di un Ego che necessita sempre e comunque di nuova linfa. "Andrò da chi mi ama e in Inghilterra mi amano, specialmente in un club" ha detto lo Special confermando l'addio al Real per tornare a Londra. Dove lo porta il cuore, ma dove i soldi potrebbero creare qualche difficoltà.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views