Mourinho boccia Shaw: “Questione di personalità, fiducia e classe”
A giudicare dalle parole usate da Mourinho nei suoi confronti, Luke Shaw farebbe bene a trovarsi già un'adeguata sistemazione. Il suo agente si metterà all'opera e nella prossima estate lo collocherà altrove. Ovunque, tranne che a Manchester dove lo ‘special one' ha deciso che non fa al caso dello United. Nel 2014 sbarcò a Old Trafford per la somma di 40 milioni di euro, a giugno scadrà il contratto e non vi sono margini di rinnovo. Il manager portoghese ha già detto no a un'eventuale conferma del terzino mancino 22enne che i Red Devils prelevarono dal Southampton e adesso hanno inserito nella lista dei calciatori da cedere.
E così, dopo l'arringa di oltre dieci minuti fatta per difendersi dalle critiche – durissime – piovutegli addosso per l'eliminazione dalla Champions contro il Siviglia, Mourinho consegna alla stampa un'altra perla del proprio repertorio poco dopo la vittoria conquistata nei quarti di finale di FA Cup contro il Brighton.
E' una questione di personalità, fiducia e tecnica personale – ha ammesso il tecnico lusitano, spiegando la decisione di sostituire il difensore -. Non posso dire molto di più. I due terzini devono essere aggressivi e svolgere sempre un certo di gioco. Né Shaw e nemmeno Valencia hanno fatto che chiedevo e mi aspettavo. Però cambiarli tutti e due al 45′ sarebbe stato troppo rischioso, soprattutto se fossimo andati ai supplementari.
Sono 19 le presenze in stagione di Shaw (di cui 7 in Premier) per un totale di 1426 minuti giocati (in media 75 minuti a match): ce n'è abbastanza perché Mourinho ne decreti la severa bocciatura. Nessun rischio che venga frainteso, l'ex Inter sottolinea il concetto alla sua maniera.
Valencia almeno in fase difensiva era piazzato bene – ha concluso – mentre ogni volta che arrivavano dalla parte di Shaw capitava sempre qualche pericolo.