Mourinho boccia Hazard: “Non è un numero 10. Sneijder era quello ideale”

L'ennesima bocciatura. La conferma che il feeling – semmai ce ne sia effettivamente stato – tra Hazard e Mourinho s'è rotto. Riannodare i fili sembra difficile, quasi impossibile soprattutto alla luce delle parole che il manager dei Blues riserva al talento belga. Da rivelazione e stella della Premier a grande delusione in questa stagione che vede il Chelsea in seconda fila rispetto alle rivali di sempre e perfino al sorprendente Leicester di Ranieri. Le ‘volpi' hanno il fenomeno Vardy in squadra: 11 gol di fila, 14 nel complesso e primato in classifica. Dalle parti dello Stamford Bridge, invece, fanno fatica a ritrovare il bandolo della matassa con Diego Costa ancora imbrigliato. L'ex Atletico Madrid è uno dei giocatori finiti nel mirino dello special one per il rendimento al di sotto delle attese mostrato finora.

Ma è il belga a essere quasi sempre nel mirino: le voci di un possibile addio (Real Madrid sulle sue tracce) hanno alimentato la diffidenza del tecnico che mai gli ha risparmiato critiche. Anzi, le ultime riflessioni sulle prestazioni e sul ruolo in campo di Hazard sono state poco incoraggianti: "Hazard non è un numero dieci… Almeno non è l'interprete giusto per l'idea di numero dieci che ho in mente, rispetto a quello che mi aspetto. Per me un numero 10 sa disimpegnarsi nel migliore dei modi quando abbiamo palla e quando dobbiamo muoverci senza. Deve essere speciale, perché da chi ricopre quel ruolo pretendo molto".

E Hazard tutto sembra tranne che speciale… questione di affinità tattiche che Mourinho spiega così: "Un dieci deve entrare in area e fare gol oppure deve trasformarsi in un centrocampista aggiunto quando perdiamo palla – ha aggiunto il manager portoghese -. Ecco, Sneijder e Deco sapevano fare tutto questo. Erano loro il mio numero dieci ideale".