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Mourinho attacca Guardiola: “Proteste? Pep dovrebbe concentrarsi sul modo di giocare”

L’ex allenatore di Inter, Real Madrid e Manchester United ha lanciato una frecciata a Guardiola, piuttosto critico nei confronti delle decisioni della terna arbitrale durante la gara tra Liverpool e Manchester City: “Credo che Manchester sia una città troppo bella per piangere un’intera settimana per un episodio. Guardiola dovrebbe concentrarsi sul modo di giocare e su cosa migliorare”.
A cura di Vito Lamorte
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Pep Guardiola non ha gradito l'arbitraggio di Michael Oliver nel big match della 12a girata di Premier League tra Liverpool e Manchester City e lo ha esternato subito dopo il match con un plateale  "Thank you so much" ("Grazie tante") in mezzo al campo e con uno sfogo piuttosto critico nella conferenza stampa. Il manager dei Citizens, battuti per 3 a 1 dai Reds, non ha gradito alcune decisioni arbitrali e ha protestato in maniera piuttosto vistosa per due episodi verificatisi nell'area di rigore avversaria che, secondo Guardiola, avrebbero meritato la chiamata da parte dell'arbitro Oliver.

Pep in entrambi i casi ha chiesto il calcio di rigore ma il fischietto britannico e i suoi assistenti hanno laicato correre anche dopo il check con il VAR. Grazie a questa vittoria il Liverpool si è portato a +9 dai rivali del City e +8 da Leicester e Chelsea, appaiate al secondo posto. Se non è un match ball per il titolo, poco ci manca.

Mourinho: Pep dovrebbe concentrarsi sul gioco

In merito alle critiche di Guardiola sull'arbitraggio è intervenuto dagli studi di Sky Sports Josè Mourinho, che ha commentato la sfida di Anfield Road, e ha lanciato una frecciatina proprio all'ex avversario:

La partita è stata davvero bella. Tutti sanno quanto sia forte il Liverpool. Credo che Manchester sia una città troppo bella per piangere un’intera settimana per un episodio. Guardiola dovrebbe concentrarsi sul modo di giocare e su cosa migliorare. Tutte le volte che ho giocato contro il Liverpool, non avendo a disposizione un’ottima squadra come quella dei Reds, mi sono sempre preoccupato delle distanze tra i miei quattro difensori. Quando una squadra gioca come loro, con Firmino che agisce tra le linee e crea pericoli con Salah e Mané che sfruttano gli errori e passano dietro agli avversari, serve giocare stretti.

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