Morto Gianni Moschino, fu una bandiera del Torino
E' morto Giambattista Moschino, una bandiera del Torino, aveva 80 anni. Giocò per nove stagioni con la maglia granata, vinse una Coppa Italia nel 1968 e fu in campo anche nelle semifinali di Coppa delle Coppe nel 1965. Centrocampista di talento, era uno dei giocatori prediletti di Nereo Rocco. Dopo la carriera di calciatore è stato allenatore e poi tecnico federale a Coverciano. Malato da tempo si è spento nella sua casa di Vigevano.
Il bel ricordo del Torino
Il club del presidente Cairo ha ricordato Moschino con una nota sul proprio sito internet:
Moschino è stata una colonna della squadra negli anni Sessanta, come regista di centrocampo, fu irrinunciabile punto di riferimento per allenatori e compagni, oltre a essere affidabile rigorista e professionista esemplare amatissimo dai tifosi.
Chi era Gianni Moschino
Nato a Vigevano nel 1939 Moschino ha esordito con il Novara, il Torino lo ingaggiò nel 1959, disputò due stagioni con i granata, poi il ritorno al Novara, un breve passaggio al Toro e una stagione con la Lazio. Nel 1963 torna granata e fa parte in pianta stabile della squadra, giocò oltre 250 partite con i granata, vinse la Coppa Italia del 1968, salì anche sul podio della Serie A con il Toro, che chiuse terzo nel 1965. Il ‘Paron' Rocco che lo ebbe al Toro lo definì un cervello in mezzo al campo: ‘un genio del football'. Gli infortuni non gli regalarono continuità e fortuna con la maglia azzurra. Giocò al fianco del mito Gigi Meroni, di Agroppi, di Combin e del grande Ferrini. Dopo un'altra annata con la Lazio e una stagione con il Verona Moschino lasciò il calcio giocato. Poi è stato allenatore della Reggina, vice dell'Alessandria e per tanti anni è stato tecnico federale a Coverciano. A Vigevano lunedì si terranno i funerali di Moschino.