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Morto Dochev, il segnalinee che non vide la ‘mano de dios’ di Diego al Mondiale ’86

L’assistente aveva 80 anni, qualche anno fa raccontò quell’episodio così: “Anche se mi sono accorto subito che c’era qualcosa di irregolare, allora le regole della Fifa non consentivano agli assistenti di discutere le decisioni dell’arbitro”.
A cura di Maurizio De Santis
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La 'Mano de Dios' di Maradona beffa Shiltonin uscita al Mondiale di Messico 1896
La ‘Mano de Dios' di Maradona beffa Shiltonin uscita al Mondiale di Messico 1896

Bogdan Dochev era l'assistente di linea bulgaro che al Mondiale di Messico 1986 venne ‘benedetto' dalla ‘mano de dios'. L'arbitro al quale sfuggì il tocco di Maradona che beffò l'Inghilterra è morto all'età di 80 anni. Una nota della federazione ha annunciato la scomparsa del segnalinee passato alla storia la clamorosa svista che fece infuriare la nazionale di Sua Maestà e contribuì ad alimentare la mitologia di quell'incontro magico, scritto tra le pagine del destino e scandito dalla perfezione tecnica, atletica, stilistica del gol del secolo. Sacro (la prodezza dell'ex Pibe de Oro) e profano (quella deviazione galeotta) si mescolarono in quel 2-1 che in Sudamerica venne salutato come una sorta di riscossa morale dopo lo scoppole (e le pallottole) prese sulle rive della Falklands o Malvinas (come le chiamavano i revanscisti al potere all'epoca della guerra durata pochi giorni).

Shilton ancora impreca, ‘el Diez' legittimò quella furbata simulando un colpo di testa. Le immagini trasmesse dalla televisione mostrarono l'arbitro tunisino Ali bin Nasser convalidare il gol dopo essersi dopo aver incrociato lo sguardo del suo collaboratore, il bulgaro Dochev, che non mostrò alcuna esitazione nonostante le proteste degli inglesi. "Anche se mi sono accorto subito che c'era qualcosa di irregolare – ha raccontato qualche anno fa ai media del suo paese -, allora le regole della Fifa non consentivano agli assistenti di discutere le decisioni dell'arbitro".

Su tutto, polemiche comprese, calò il velo della meraviglia suscitata dalla cavalcata – palla al piede – che la stella dell'Albiceleste fece verso l'area avversaria. Una danza bellissima, un incantesimo compiuto saltando calciatori come birilli fino a dribblare la difesa e a battere il portiere in uscita. Fu in quel momento che la storia del calcio si fermò ad applaudire una delle reti memorabili, scolpite per sempre negli almanacchi delle competizioni, nella galleria dei fuoriclasse.

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