Morto Boskov, il cordoglio degli sportivi (FOTO/VIDEO)

Poche ore dopo Tito Vilanova, il mondo del calcio piange la scomparsa di un altro grandissimo allenatore. Si è spento a 82 anni Vujadin Boskov, ex calciatore e tecnico che ha scritto pagine importanti dello sport più bello del mondo dentro e fuori dal campo. Tante le squadre allenate in carriera e tante le massime regalate in conferenze stampa e interviste mai banali. Memorabile la sua avventura a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 alla guida della Sampdoria. Un collettivo super capace di conquistare uno scudetto e una Supercoppa Italiana, con la grande amarezza della finale di Coppa dei Campioni persa contro il Barcellona. Un personaggio unico capace di instaurare un rapporto sempre schietto e sincero con i giocatori, ai quali concedeva sempre molta libertà in campo sempre nei limiti dell’applicazione delle sue direttive. E nonostante la sua presenza televisiva ormai fosse ridotta al lumicino, Boskov è riuscito sempre a far parlare di sé anche con i suoi aforismi diventati storia e riassumibili nel più classico “Rigore è quando arbitro fischia”.
Mihajlovic: "Come un padre". "Sono davvero addolorato – ha ammesso Sinisa Mihajlovic alla triste notizia della scomparsa di Vujadin Boskov -. Per me era come un padre. E' stato un maestro, un esempio, sul piano calcistico e anche sul piano umano, una di quelle persone che non vorresti mai lasciare e quando se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Di sicuro non lo dimenticherò: insieme abbiamo condiviso diverse esperienze che porterò per sempre con me. Vujadin resterà una persona unica, inimitabile, una leggenda del calcio serbo e un mito per ogni sampdoriano. Partirò domani per la Serbia per rendergli l'ultimo saluto, quello che merita un grande uomo, di sport e di vita, come è stato lui".
Totti: "Maestro immenso". "E' scomparso un altro membro importante della famiglia del calcio, Vujadin Boskov, un grande uomo, competente, vincente e dotato di un umorismo acuto e intelligente – ha scritto Totti sul suo sito ufficiale – Ricordo ancora il giorno del mio esordio con lui sulla nostra panchina… (Brescia-Roma, 28 marzo 1993) come potrei dimenticarlo? Grazie mister per avermi dato questa possibilità, unica come sei stato tu. Ora dal cielo con la tua ironia e il tuo sorriso sono sicuro che continuerai a guardare il calcio con l’occhio dell’immenso maestro che sei stato".
Tifosi, addetti ai lavori e appassionati non hanno perso tempo per celebrare il ricordo di Boskov utilizzando soprattutto i social network: