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Morte Morosini, rinviati a giudizio tre medici (video)

De Ninis, gup di Pescara, ha accolto la richiesta del pm D’Agostino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tre rinvii a giudizio per la morte di Piermario Morosini, il giocatore bergamasco che, in forza al Livorno, è deceduto il 14 aprile 2012 allo stadio Adriatico durante il match contro il Pescara. Attimi di terrore e sconforto, tornati d'attualità con la decisione da parte del Tribunale: Luca De Ninis, il gup di Pescara, ha dunque accolto la richiesta formulata dal pubblico ministero Valentina D'Agostino, disponendo il rinvio di giudizio dei tre medici: Manlio Porcellini, del Livorno, Ernesto Sabatini, del Pescara, e di Vito Molfese, del ‘118'.

La storia di Morosini. Nato a Bergamo nel 1986, all'età di 15 anni perde la madre Camilla e, appena due anni dopo, il padre Aldo. Rimasto solo e con due fratelli disabili, l'anno successivo alla morte del padre perde anche il fratello, suicida. Nonostante le immani difficoltà, riesce comunque a diventare un calciatore di buon livello, arrivando anche in Serie A ed a disputare una gara in UEFA. La sua morte, avvenuta alla quattordicesima giornata della Serie B 2011/2012, aveva destato scalpore in tutto il mondo: le immagini di Morosini che si accascia a terra improvvisamente (si scoprirà poi per un'improvvisa crisi cardiaca) fanno il giro del mondo. I risultati dell'autopsia, resi pubblici il 2 luglio 2012, mostrarono che a causare la morte del giovane su una cardiomiopatia aritmogena, una rara malattia ereditaria.

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