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La morte del calciatore Davide Astori

Morte cerebrale: l’ultima diagnosi sul decesso di Astori, in attesa dell’autopsia

In attesa dell’esame sulla salma predisposto per la giornata di domani, l’ex medico della Roma e oggi coordinatore sanitario del Milan prova la personale diagnosi: “Davide è morto nel sonno, per una rottura dei vasi sanguigni che hanno compresso in pochi istanti il cervello”
A cura di Alessio Pediglieri
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Domani potrebbe essere il giorno della verità per Davide Astori. E' predisposta l'autopsia sulla salma del giocatore che è deceduto nella notte tra domenica e lunedì nella sua stanza dell'albergo dove era in ritiro con la Fiorentina per giocare la sfida contro l'Udinese. Intanto si moltiplicano le supposizioni sulle cause reali di una morte al momento inspiegabile.

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La Procura ha aperto subito una indagine circostanziale per fugare qualsiasi sospetto di malessere presente, seguendo la ricostruzione dei fatti e raccogliendo ogni minima testimonianza attorno alle ultime ore di vita del difensore. Luminari e medici hanno intanto spiegato come tutto ciò sia comunque possibile per patologie latenti che  possono colpire indistintamente tutti, anche gli sportivi.

E poi c'è chi azzarda una diagnosi che previene ciò che dirà solo l'autopsia. Come Mario Brozzi, ex medico della Roma e oggi coordinatore sanitario del Milan, intervistato da Il Tempo. Il dottore ha provato a razionalizzare la morte di Astori in base anche alla sua esperienza in questi casi, parlando di morte cerebrale.

 In sostanza si tratta di un evento malformativo congenito che ciascuno di noi potrebbe avere senza esserne a conoscenza. In prima istanza tenderei a dire che Davide ha avuto una emorragia cerebrale: la quantità di sangue che fuoriesce è tale da comprimere il cervello in pochi istanti e dare luogo ad eventi fatali. Probabilmente è morto nel sonno.

Una diagnosi che viene supportata da innumerevoli casi simili che il dottor Brozzi riprende: "Ho perso moltissimi pazienti giovani per queste situazioni". Il danno cerebrale può causare molti tipi di disfunzioni come la completa perdita di coscienza, il disorientamento e l’incapacità di concentrarsi o l’alterazione di almeno una delle numerose funzioni specifiche che contribuiscono al mantenimento dello stato di coscienza.

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