Morte Astori, ecco perché il decesso nel sonno fa riflettere
Solo l'autopsia, che verrà svolta in queste ore, permetterà di sciogliere i dubbi sulla morte di Davide Astori. Gli esami sul corpo dello sfortunato difensore trovato senza vita nella sua camera d'albergo mentre era in ritiro con la Fiorentina a Udine a poche ore dal match contro l'Udinese, permetteranno di capire se alla base del decesso ci sia stato, come sembra, un arresto cardiocircolatorio. Una morte dunque che sarebbe avvenuta per cause naturali, per un ragazzo che si sottoponeva continuamente ad esami specifici, alla luce della sua attività di calciatore professionista, l'ultimo proprio il 28 febbraio scorso. Anche con tutti i controlli del caso però è impossibile scongiurare il rischio di "morte improvvisa" al 100% , anche se in questo caso l'aspetto inusuale è che la morte è avvenuta nel sonno.
Astori morto nel sonno, una situazione inusuale per uno sportivo
A sottolineare questo aspetto è stato l'ex medico sociale della Fiorentina, il professor Giorgio Galanti. Attuale direttore del dipartimento di medicina sportiva dell'ospedale ‘Careggi' di Firenze, Galanti si è così espresso ai microfoni de "Il Corriere Fiorentino" sulla morte nel sonno di Astori: "La cosa che qui appare inusuale e su cui bisognerà riflettere, anche se in medicina il ‘rischio zero' non esiste mai, è che la morte sia avvenuta nel sonno. I meccanismi che agiscono nelle forme di morte giovanile durante il sonno sono diversi da quelli legati all'attività sportiva. E a mia memoria, ogni qualvolta un atleta è rimasto vittima di questi episodi è sempre accaduto in relazione a uno sforzo sportivo".
Morte Astori, cosa potrebbe rivelare l'autopsia
Attesa dunque per l'autopsia sul corpo del capitano della Fiorentina che potrebbe sciogliere i dubbi sulle cause del cause del decesso. Il professor Galanti ha provato ad ipotizzare cosa potrebbe venire fuori dagli esami, evidenziando due possibili piste. Una è quella legata ad una malattia cardiaca, l'altra porta alla malformazione cerebrale: " In via ipotetica, con l'autopsia si potrebbero trovare delle spiegazioni, come una malformazione cerebrale o una malattia cardiaca rara non diagnosticabile".
I controlli a cui si è sottoposto Astori nel corso della carriera
Nessun dubbio invece sulla bontà dei controlli a cui si è sottoposto Astori nel corso della sua carriera. A tal proposito Galanti ha voluto anche smentire categoricamente l'ipotesi di un decesso legato all'utilizzo di sostanze dopanti: "Una cosa è certa, l'atleta è sempre stato controllato e le eventuali alterazioni legate all'attività del cuore durante lo sforzo sono state tutte monitorate. Una morte durante il sonno in un giovane è sicuramente una tragedia rarissima, ma non è da attribuirsi al mestiere di atleta. Doping? Non c'entra niente. Il livello di controllo in Italia ha raggiunto livelli elevatissimi e quindi questo sospetto non si pone neppure".