Morata, un’ora di colloquio per dire addio al Real. Lo attende Mourinho

Un'ora di colloquio non è bastata per sciogliere il nodo contrattuale ma la strada intrapresa da Morata ve nella direzione del Manchester United. Accompagnato dal suo rappresentante (Juanma Lopez) e da suo padre Alfonso, il calciatore ha discusso a lungo con la dirigenza dl Real Madrid nell'incontro fissato negli uffici del ‘Santiago Bernabeu': da un lato la società che non intende svendere l'attaccante che nella scorsa stagione ha segnato 20 gol in 1872 minuti giocati (con la media di una rete a partita); dall'altro l'ex juventino attratto dall'idea di volare in Premier – un campionato affascinante – e soprattutto farlo da protagonista in una squadra che lotterà per il titolo in campionato e sarà ai nastri di partenza della prossima Champions League.
Il tam tam della trattativa. E' il quotidiano sportivo ‘As' a rilanciare le ultime notizie su un'operazione non semplice, condotta sul filo dei milioni (70 quelli offerti dai Red Devils a fronte degli 80 richiesti) e soprattutto d'utile convenienza per tutte le parti in causa: Morata non vede l'ora di trasferirsi e mettere sul tavolo tutte le proprie carte anche in vista del Mondiale di Russia 2018; la cessione del calciatore può portare nelle casse dei blancos capitali da reinvestire per lanciare l'assalto a Mbappé del Monaco; Mourinho avrà finalmente la punta che aveva annotato in cima alle preferenze di mercato.
A che punto è la trattativa? L'attaccante spagnolo ha già accettato le condizioni propostegli dallo United – fa sapere il giornale spagnolo – ma tra il ‘dire e il fare'ì c'è di mezzo l'accordo tra le due società che ancora stenta a decollare, complice anche la volontà e le pressioni di Zidane che non vuole privarsi di un calciatore forte, un elemento della rosa su cui contare, e al tempo stesso concedere una pedina al prossimo avversario in Europa. Perché Morata vuol lasciare Madrid e la ‘casa blanca' ancora una volta? A Manchester sa che il manager portoghese ha in serbo per lui quel ruolo di primo piano mai avuto tra le ‘merengues' vista la concorrenza.