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Morata arciere di Londra stende lo United, Conte si salva e manda Mou a quel paese

La sfida fra Chelsea e Manchester United termina con il punteggio di 1-0 in favore degli uomini di Conte. Labiale galeotto del tecnico salentino: “Vaffa” al ‘nemico José. Mourinho, fischiatissimo allo ‘Stamford Bridge’, quasi mai pericoloso con il suo United davanti alla porta di Courtois. Lukaku praticamente mai visto in campo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Non chiamateli amici. Già, perchè la sfida fra Chelsea e Manchester United, non è tanto entusiasmante solo per gli enormi valori in campo dei calciatori che compongono la rosa delle due squadre, ma soprattutto per la rivalità ormai atavica che c’è fra i due tecnici: Conte e Mourinho. E quel ‘vaffa' galeotto da parte dell'ex bianconero ripreso dalle telecamere e rivolto al portoghese non distende certo gli animi…

Nella gara dello ‘Stamford Bridge’, terminata con il punteggio di 1-0 in favore dei ‘Blues’ grazie ad un gol di Morata, l’ex tecnico della Juventus ha sorpreso tutti lasciando, a sorpresa, fuori, David Luiz. Una bocciatura? Una rottura fra i due? Questo sarà tutto da vedere.

Ma nonostante questo, il match è stato vibrante e ricco di occasioni fin dall’inizio con i ‘Blues’ spinti dalla voglia di voler riscattare il brutto ko rimediato a Roma in Champions League e con lo United incredibilmente spento e più volte statico con Lukaku mai protagonista davanti a Courtois. Tatticamente Mourinho ha schierato la sua difesa a specchio, con una difesa a 3 nel 3-4-1-2 di partenza contro il classico 3-5-2 di Conte. Ma la voglia dei ragazzi di Conte di vincere questa gara ha avuto la meglio. Super Morata e Hazard da fenomeni, bene anche la difesa dei ‘Blues’, fra i peggiori del match sicuramente lo stesso Lukaku praticamente mai entrato in partita.

L’esclusione di David Luiz ha scaldato la vigilia

Lo conosciamo fin troppo e sappiamo che Conte non avrebbe fatto sconti, mettendo fuori chiunque non avesse dimostrato di rispettare le sue indicazioni. Il fatto che la prima testa a cadere sia stata quella di David Luiz, però, alimenta dubbi e insinuazioni. Il difensore brasiliano non è stato neanche convocato per la sfida contro il Manchester United di Mourinho. Ma perché Conte rinuncia a uno dei suoi migliori difensori? Il motivo ufficioso è la sua prestazione nella débacle contro la Roma in Champions League, nonché il "vaffa" plateale ricevuto al momento della sua sostituzione allo Stadio Olimpico.

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In Gran Bretagna però sono sicuri che l’ex ct della Nazionale italiana lo abbia fatto perché lo stesso David Luiz sia uno dei Blues più vicini al presidente Roman Abramovich, la cui sintonia attuale con il tecnico pugliese, è a dir poco ai minimi storici. L’idea che un giocatore potesse remargli contro per favorire il suo licenziamento non dava tranquillità a Conte. La vicinanza del difensore con Abramovich è pericolosa, soprattutto in un momento così delicato.

Accoglienza ‘shock’ dello ‘Stamford Bridge’ riservata a Mourinho

‘Sit down Mourinho’. E’ stato questo il coro ascoltato praticamente per tutto il match e che ha accompagnato Josè Mourinho in questo suo ritorno a ‘Stamford Bridge’. Quasi incomprensibilmente i tifosi del Chelsea infatti non hanno perdonato al tecnico portoghese il suo passaggio al Manchester United. Diciamo pure che anche alla vigilia l’ex allenatore del Real Madrid, non è stato poi così morbido con i tifosi del Chelsea, dicendo che quando si va allo ‘Stamford Bridge’ sembra di giocare a porte chiuse.

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Un affronto che ovviamente non hanno digerito i supporters dei ‘Blues’ accompagnando ogni gesto e movimento dello ‘Special One’ con fischi assordanti. Mourinho nelle scorse settimane ha detto più volte che il Chelsea, nonostante la vittoria dell’ultima Premier League, ancora non ha trovato un tecnico così vincente come lui capace di portare a Londra ben 7 trofei nella sua prima esperienza con i ‘Blues’.

Mourinho a specchio con l’iniziale difesa a 3 nel primo tempo

Furbo come sempre, Josè Mourinho ha deciso di affrontare questo sfida, importante in chiave classifica, cercando un nuovo assetto tattico che potesse mettere in difficoltà Conte. E allora nello schieramento iniziale ha sorpreso tutti questa difesa a 3 proposta dallo ‘Special One’ che ha voluto proporre un modulo a specchio che in un certo senso, specie nel primo tempo, ha annullato più volte le giocate di Morata e Hazard.

Lo schieramento iniziale di Chelsea-Manchester United (SofaScore)
Lo schieramento iniziale di Chelsea-Manchester United (SofaScore)

Entrambi poi comunque in attacco, pur essendo stati lasciati piuttosto liberi di agire fuori area, non hanno mai provato in maniera concreta a rendersi pericolosi davanti alla porta di De Gea salvo tiri dal limite. Per il resto primi 45 minuti giocati dallo United quasi in attesa che i ‘Blues’ potessero concedere spazi importanti da poter sfruttare.

Le fasce di Zappacosta e Young  sguarnite in fase di copertura

Bene, anzi, benissimo in fase offensiva con falcate incredibili lungo le fasce, cross, inserimenti e movimenti a portare via gli avversari. E’ stata più o meno questa la partita vista in campo da Davide Zappacosta e Ashley Young. Rispettivamente esterno destro e sinistro di Chelsea e Manchester United, si sono più volte incrociati lungo l’out destro per il terzino ex Torino e mancino per l’esterno inglese, andando però più volte in difficoltà in fase di copertura.

La gara di Zappacosta (SofaScore)
La gara di Zappacosta (SofaScore)

I due infatti, con le continue volate lungo la fascia hanno più volte lasciato scoperta la posizione. Specialmente Zappacosta più volte ha lasciato ad Azpilicueta il compito di andare a chiudere, da centrale difensivo, i buchi lasciati dal terzino che ha più volte provato a fare superiorità numerica in fase offensiva del Chelsea, andando poi in difficoltà in fase di copertura. Assolutamente da rivedere.

Quinto assist di Azpilicueta tutti sulla testa di Morata

Tanti aspetti da sottolineare in questo spettacolare ed emozionante Chelsea-Manchester United. Allo ‘Stamford Bridge’ la gara l’ha sbloccata nel secondo tempo Morata con il gol decisivo per il successo finale degli uomini di Conte. Per l’ex attaccante di Juventus e Real Madrid è il gol numero 7 in Premier League e pensate 5 sono arrivati tutti su assist di Azpilicueta.

Già, proprio il difensore spagnolo, uomo in più di questo Chelsea a cui Conte ha affidato compiti ‘alla Bonucci’, consegnando nei suoi piedi l’impostazione di gioco dalla difesa proprio a favorire la testa dello stesso Morata. Per Azpilicueta sono 5 gli assist totali in stagione, tutti per la testa di Morata. Un record personale incredibile di cui sicuramente dovrà andarne fiero il centrale spagnolo e lo stesso Antonio Conte.

I migliori nel match dello ‘Stamford Bridge’

Bakayoko uomo in più per Conte

Si è subito giocato il jolly ad inizio gara quando gli è stato sventolato un cartellino giallo per fallo ingenuo, in ritardo su un difensore dei ‘Red Devils’. Ma per il resto il centrocampista del Chelsea, ex Monaco, è stato uno dei veri valori aggiunti della manovra dei ‘Blues’. Libero di agire sia a centrocampo che sulla linea degli attaccanti, si è trovato più volte davanti alla porta di De Gea, senza mai essere pericoloso.

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Calciatore di sostanza e tecnicamente molto dotato, ha consentito a Kante di agire al meglio restando nell’ombra e a disposizione sia in fase di copertura che in chiave offensiva. Conte gli ha affidato compiti ben preciso dato che Kante aveva da tenere a bada Mkhitaryan.

Hazard fa il fenomeno

Conte gli ha detto di fare il fenomeno e di prendersi la scena in questa sfida fondamentale per tenere il tecnico salentino ben saldo sulla panchina dei ‘Blues’. Hazard evidentemente lo ha ascoltato, ha capito il momento del Chelsea e in campo non ha potuto far altro che far vedere le sue grandi qualità con tiri dalla distanza, occasioni e dribbling pericolosi che hanno più volte messo in difficoltà il Manchester United nel secondo tempo.

Due occasioni importanti per lui. Una nella prima frazione con un tiro dalla distanza che ha però trovato pronto De Gea che ha risposto con una parata pazzesca e poi nel secondo tempo facendosi trovare pronto sul secondo palo non riuscendo a colpire però bene la palla messa al centro da Marcos Alonso. Per il resto partita super.

Bomber Morata salva la panchina di Conte

E’ lui a salvare per il momento la panchina di Antonio Conte. Prima della partita infatti il tecnico pugliese era appeso a un filo con Abramovich pronto a licenziare l’ex ct della Nazionale italiana. Ma la vena realizzativa dello spagnolo ha avuto la meglio in questa partita. Suo infatti il gol che ha consentito al Chelsea di mettere al sicuro la gara.

Un colpo di testa perfetto sull’ennesimo cross straordinario di Azpilicueta che quasi con il con il metro ha messo al centro una palla fantastica per l’ex attaccante del Real Madrid, arrivato al 7° sigillo in Premier League. Lo abbiamo visto spesso fare a sportellate in difesa con Jones, centrale dello United, senza mai arrendersi, muovendosi al meglio lungo la linea difensiva dei ‘Blues’.

Diversi i peggiori in campo

Mkhitaryan fa quel che può

La partita del Manchester United, nel complesso, è stata negativa. Mourinho l’aveva anche preparata al meglio pensando magari di sfruttare gli spazi lasciati liberi dal Chelsea in difesa, voglioso di voler vincere a tutti i costi, e approfittarne per andare in rete. In questo assetto tattico sarebbe dovuto essere fondamentale Mikhitaryan.

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Il calciatore armeno però, che avrebbe dovuto agire alle spalle delle punte, ha subito tanto la marcatura pazzesca di Kante che non l’ha lasciato libero neanche un secondo. Delle sue corse in verticale verso il dischetto dell’area di rigore del Chelsea non  ne abbiamo viste una. Merito dell’ex Leicester, ma demerito suo di sparire subito dal match.

Qualcuno chieda notizie di Lukaku

Lukaku chi? Abbiamo visto l’attaccante belga solo nei primi 10 minuti del primo tempo quando ha impegnato nell’unica occasione dello United il portiere dei ‘Blues’ Courtois che per il resto è rimasto ad osservarlo a lungo per tutta la gara.

La gara di Lukaku (SofaScore)
La gara di Lukaku (SofaScore)

L’ex punta dell’Everton non è mai stato così pericoloso, chiuso al meglio dal terzetto di centrali del Chelsea e ingabbiato nella morsa anche dello stesso centrocampo degli uomini di Conte pronti sempre ad aiutare in fase di copertura i difensori e raddoppiare proprio sul forte attaccante che non ha avuto occasione di muovere uno, che sia uno, pallone pericoloso. Di chi è il merito in particolare? Ovviamente di Christiensen, praticamente perfetto il difensore del Chelsea.

Fellaini ma che combini?

Entra sempre per fare male. Lo sappiamo. Calciatore fantastico in alcuni momenti e assolutamente scorretto in altri. Come in occasione del suo ingresso in campo. Quando Mourinho l’ha schierato, c’ha messo infatti solo 10 minuti, forse anche meno, prima di prendersi un’ammonizione ingenua dovuta ad una gomitata assurda rifilata gratuitamente ad un avversario.

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Avrebbe dovuto imporsi con il fisico per dare una mano a Lukaku per recuperare palloni importanti da depositare poi in rete, ma non è mai entrato in partita. Bakayoko, una volta realizzato il gol del vantaggio, l’ha tallonato e tenuto a bada per il resto della partita. Fellaini pericoloso solo nel finale.

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