Morata: “Alla Juve di passaggio, sognavo il Real”
Alvaro Morata è una delle armi nella faretra del Real Madrid di Zinedine Zidane ma tutti lo ricordiamo benissimo anche quando vestiva la maglia della Juventus. A Torino la punta madrilena a passato due anni interessanti e secondo Gianluigi Buffon poteva diventare il migliore calciatore della squadra bianconera se fosse rimasto in Italia. Il centravanti spagnolo ha parlato alla tv ufficiale delle merengues ed è tornato anche sul suo passato bianconero, in vista di una possibile finale di Champions League:
Al Real ci sono i migliori giocatori del mondo ed è difficile trovare spazio. Per questo decisi di andarmene, per poi tornare qui un giorno. Non appena arrivato a Torino, mi infortunai e non riuscii a finire la preparazione. Ho fatto fatica ad adattarmi, cominciai a vedere film e leggere libri in italiano. Alla fine, poi, vincemmo Serie A e Coppa Italia. Sentivo che i tifosi mi volevano bene. Poi il destino ci fece incontrare proprio il Real in Champions, soffrii molto. Avrei pagato per segnare quel gol a un altro club: sono in debito col Madrid e col Bernabeu.

Alvarito, però, è sempre stato molto legato all'ambiente del Real e sognava di tornare in Spagna per essere protagonista al Bernabeu con la maglia blanca. Morata ha affermato di aver sempre reputato l'esperienza di Torino, e nel calcio italiano, come un passaggio per far ritorno a casa e dimostrare il suo reale valore con le merengues:
Se il Real non mi avesse ricomprato la scorsa estate, sarebbe stata l'ultima possibilità di giocare qui. Mi chiamò il mio agente mentre ero all'Europeo per dirmi che sarei tornato, con un nuovo contratto e sapendo che non mi avrebbero rivenduto, perché qui credevano in me. Era un giorno che aspettavo da tanto tempo: me ne ero andato solo per fare esperienza.