Monza, la squadra non gira: Berlusconi irritato, Brocchi già a rischio esonero
L'obiettivo neanche tanto segreto di Silvio Berlusconi è quello di riportare il Monza in serie B, per poi provare a conquistare la prima storica promozione dei brianzoli nel massimo campionato italiano. Un desiderio che fa però a pugni con la difficile situazione della squadra di Cristian Brocchi: ferma a metà classifica e molto lontana dalla capolista Fermana. L'ex allenatore rossonero, da quando è arrivato, non è infatti riuscito a risollevare le sorti del club biancorosso e oggi comincia a tremare anche per la sua panchina.
Dopo la vittoria sul Fano al suo esordio, Brocchi ha infatti perso largamente con la Ternana in casa, pareggiato con la Vis Pesaro e nuovamente perso contro il Pordenone, secondo in classifica, allo stadio Brianteo. Proprio la sconfitta delle ultime ore con i "ramarri" ha creato nuovi malumori tra la tifoseria e i giocatori, che al termine della partita con i neroverdi sono andati sotto la curva per parlare con gli ultrà.
La delusione dei tifosi
Undicesimo in classifica e con i playoff sempre più lontani, Cristian Brocchi deve ora confrontarsi anche con le prime critiche da mister biancorosso: arrivate non solo dalla zona più calda dello stadio, ma anche dagli altri settori del Brianteo. Sbarcato nel centro sportivo del Monza dopo l'esonero di mister Zaffaroni (il primo tecnico silurato dal "Cavaliere" da quando è alla guida della società brianzola), l'ex allenatore del Milan dovrà al più presto far punti anche per evitare un clamoroso esonero: ipotesi che è già cominciata a circolare in città.
"La squadra ha timore di giocare in casa, ma ci alleniamo benissimo e cerchiamo di fare le cose col massimo impegno – ha spiegato Brocchi, in conferenza stampa, al termine della partita – In campo bisogna mettere sangue e cattiveria agonistica anche nei momenti di difficoltà. Forse è anche meglio che non sia arrivato il pareggio, perché questa squadra deve capire che non basta ciò che fa in settimana".