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Montella, vi spiego il tonfo del Milan: “Distratti da elogi e mercato”

Il tecnico rossonero ha parlato della pesante sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio e in vista dell’esordio in Europa League chiede una reazione alle tante critiche piovute nelle scorse ore: “Lo dobbiamo a noi, alla società, ai tifosi”.
A cura di Vito Lamorte
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La prima sconfitta stagionale del Milan è una di quelle lezioni che si ricordano per parecchio tempo: all'Olimpico contro la Lazio i ragazzi di Vincenzo Montella hanno sbandato pesantemente sotto i colpi di Ciro Immobile e Luis Alberto prendendo un'imbarcata che in pochi avevano pronosticato. Il tecnico rossonero ai microfoni di Milan Tv ha dichiarato:

Veniamo da due mesi in cui abbiamo fatto tantissimi acquisti e abbiamo ricevuto tantissimi complimenti, di continuo: tutto cio' evidentemente un po' ci ha distratto, può essere fisiologico. Dopo questa brutta sconfitta abbiamo capito velocemente che il calcio italiano è così: bisogna imparare anche a soffrire, non sempre a provare a giocare meglio degli avversari. Conta anche la sostanza.

Montella ha affermato di aver "dormito poco e male" e ha analizza la debacle della sua squadra dopo una importante serie di risultati utili sia in Europa che in campionato. In vista di giovedì, quando il Milan farà il suo esordio in Europa League contro l'Austria Vienna, il tecnico chiede una reazione: "Lo dobbiamo a noi, alla società, ai tifosi. Non farei un dramma piu' del necessario, veniamo da una pessima figura, presa nella maniera giusta può servire. Voglio vedere fiducia e la fame necessaria per giocare a certi livelli".

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Montella: Perso meritatamente

Nell'analisi dell'allenatore c'è la convinzione di aver subito una sconfitta più che giusta e che potrà essere da lezione per il prossimo futuro :

Abbiamo perso meritatamente ma abbiamo avuto soltanto 15-16 minuti in cui abbiamo staccato completamente la spina, dal primo all'ultimo gol. Questa è stata la più grossa mancanza. La mancanza di reazione? Si risolve con il tempo, col lavoro e un pizzico di umiltà in più. Veniamo da due mesi, forse più, in cui abbiamo fatto tantissimi acquisti e ricevendo tantissimi complimenti, di continuo. Evidentemente un po' ci ha distratto. Può essere fisiologico. Dopo questa butta sconfitta, abbiamo capito velocemente che il calcio italiano è questo: bisogna imparare anche a soffrire, non sempre a provare a giocare meglio degli avversari. Conta un po' anche la sostanza.

Montella alla squadra: Più pratica e meno bellezza

Infine Vincenzo Montella chiede alla sua squadra di essere "più pratica e cercare meno la bellezza" e, facendo autocritica, ha riconosciuto che alcune cose avrebbe potuto cambiarle prima ma non si tratta di un problema tattico:

Ci sono tanti elementi su cui avrei potuto fare di più. Sicuramente l'ultimo è quello tattico, perché non credo molto nel modulo. Devo farmi intendere di più sull'atteggiamento. La difesa a tre? Dobbiamo imparare a essere polivalenti, cambiare in corsa. Qualcuno lo ricorda ma abbiamo già giocato a tre in Europa League, quando c'era Romagnoli, l'unico difensore centrale mancino. Era già programmata la possibilità di riproporre la difesa a tre quando avremmo avuto più allenamenti.

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