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Montella: “La sconfitta di Cagliari è colpa mia. Vogliamo la finale” (VIDEO)

Guidolin: “Compattezza e mentalità per provare a fare una grande impresa”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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il tecnico della fiorentina

Prima semifinale di Coppa Italia, ed è quella meno attesa: Udinese-Fiorentina. I friulani hanno fatto fuori in sette giorni Inter e Milan, mentre la Fiorentina ha eliminato Chievo e Siena. La vincente del confronto tra friulani e toscani sfiderà invece la vincente del Derby del Sole tra Roma e Napoli. Montella contro Guidolin: entrambi vogliono scrivere una bella pagina di storia. Anche perché in campionato, entrambe stentano. La Fiorentina, nonostante il momento di crisi del Napoli, non accelera e resta lontana dalla zona Champions. L'Udinese, viceversa, resta sempre inchiodata nella parte bassa della classifica. E allora, sotto con la Coppa.

Qui Firenze. Vincenzo Montella vuole la finale, ma sa di dover fare anche la conta degli infortunati. "Cuadrado sta meglio ma non si è allenato col gruppo: sicuramente sta meglio che a Cagliari, quindi vedremo perché è molto importante per noi. Diakité invece può giocare e soprattutto può farlo anche da terzino destro. Ilicic deve essere più continuo. Infine, Mario Gomez deve rientrare col gruppo, siamo ancora distanti da ragionamenti tattici". A questo, vanno aggiunto gli infortuni di Ambrosini, Aquilani, Rebic e Tomovic, che dovrebbero rientrare tutti nel giro, chi più chi meno, di tre-quattro settimane. Ma Montella non cerca alibi: "La sconfitta di Cagliari è stata solo colpa mia, anche se le critiche mi sono sembrate eccessive. L'Udinese è un'avversaria forte, che si adatta molto bene agli avversari e per questo sarà pericolosa". 

Qui Udinese. Diverso l'umore per Francesco Guidolin: la vittoria al Dall'Ara ha gettato un po' di luce nella foschia in cui era precipitata la squadra friulana, che adesso può guardare con ottimismo alla Coppa Italia: nessuno chiede all'Udinese di alzare il trofeo nella finale di Roma, ma indubbiamente, arrivata in semifinale, il sogno va tenuto in vita. "In questi anni abbiamo dato concretezza ai sogni e il bello è che ci siamo riusciti senza spendere un grosso budget. Ai tifosi promettiamo di dare sempre il massimo, ma non si può sempre vincere. I ragazzi si impegnano tantissimo e meritano che l'allenatore li difenda a spada tratta. Dobbiamo continuare così, con la giusta mentalità e compattezza perché solo così si possono fare le grandi imprese. Ogni vittoria è un'impresa e il fatto che non ci sia tempo per pensare tra una partita e l'altra forse è un bene".

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