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Mondiali, Svizzera-Francia 2-5: Deschamps da una lezione al “maestro” Hitzfield

Blues dilaganti contro i “cugini” svizzeri. Giroud, Matuidi, Valbuena, Benzema e Sissoko, regalano gli ottavi a Deschamps. Gol elevetici del napoletano Dzemaili e di Xhaka. Al 90esimo giallo per il sesto gol francese, arrivato qualche secondo dopo il fischio finale.
A cura di Alberto Pucci
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Zitta zitta, la Francia avanza e comincia a terrorizzare il Mondiale. Nella sfida tra "vicini di casa", Didier Deschamps sorride e "gongola" dopo essere uscito vincitore dalla delicata sfida contro  il "maestro" Hitzfeld, aver consolidato la posizione in testa al raggruppamento e dopo aver messo un piede (e forse più) agli ottavi di finale. A Salvador de Bahia, ormai, ci sono abituati e si sono fatti il palato buono con partite degne di un grande Mondiale. Dopo lo show di Spagna-Olanda e di Germania-Portogallo, i tifosi sugli spalti dell'Arena Fonte Nova hanno applaudito a lungo lo spettacolo francese, contro una Svizzera intraprendente ma decisamente rivedibile in difesa: zona del campo dove Benzema e compagni hanno banchettato e piantato le loro bandierine, dopo i due gol spacca partita di Giroud (100esimo gol dei "Blues") e Matuidi, arrivati nell'arco di sessanta secondi.

Spettacolo Blues – I cinque gol transalpini, faranno girare la testa agli svizzeri per giorni. Hitzfield, dopo il primo sofferto successo, dovrà ora fare attenzione al bivio con l'Ecuador: la qualificazione è ancora possibile, ma servirà una gara diversa contro i ragazzi di Reinaldo Rueda. La gara, bella e coinvolgente, è così scivolata via tra pressing, ripartenze, occasioni in entrambe le aree di rigore, gol fatti (bello anche il terzo di Valbuena), annullati e sbagliati clamorosamente, come nell'occasione del calcio di rigore parato a Karim Benzema, autore del quarto sigillo arrivato pochi minuti prima della rete di Sissoko. Un "pieno" di emozioni, tutte concentrate in novanta minuti, che ha fatto felici tutti i tifosi: compresi quelli italiani, reduci dallo spettacolo da rimborso del biglietto della nazionale di Prandelli. Una manna dal cielo per il calcio francese, se si considera che nelle ultime tre sfide i gol segnati erano stati soltanto due. Numeri che impressionano, come quello alla voce "reti realizzate": con sette gol in due partite (e uno solo incassato), i transalpini hanno messo un marchio indelebile in questo Mondiale e riportato in prima pagina lo straordinario feeling con il gol di Benzema, protagonista assoluto del match e dell'episodio, più unico che raro, del sesto gol francese (sarebbe stato il secondo per l'attaccante del Real Madrid) arrivato pochi secondi dopo il triplice fischio finale dell'arbitro e giustamente annullato. Un episodio che, per qualche minuto, ha lasciato interdetti tutti i tifosi sugli spalti e davanti ai teleschermi.

Quesiti mondiali – Dove può arrivare questa Francia? Potrà davvero tenere, per tutto il Mondiale, questo ritmo infernale? Le domande sono lecite e le prossime partite sono chiamate a darci delle risposte convincenti. Non tanto quella con l'Ecuador e, probabilmente, neanche quella dell'ottavo di finale (dove i transalpini eviteranno quasi certamente l'Argentina, pescando una tra Iran, Nigeria e Bosnia). Per valutare fino in fondo lo squadrone francese, occorre aspettare impegni ben più duri. Quello contro la Svizzera, diretto bene dal fischietto olandese Bjorn Kuipers protagonista dell'ultima finale di Champions League e, nella vita di tutti i giorni, gestore di un supermercato, è stato utile per mettere minuti nelle gambe, abituarsi al clima brasiliano e, soprattutto, convincersi di poter arrivare fino in fondo alla competizione brasiliana. Deschamps, in previsione di una corsa comunque faticosa verso il Maracanà, si è preso il lusso di tenere inizialmente fuori Pogba e Griezman applicando un "mini turnover" che, viste le temperature tropicali, è fondamentale per tenere vive le speranze di vittoria finale. 

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