Mondiali Sudafrica 2010: il pallone ufficiale crea problemi
Design accurato e struttura all’avanguardia per un pallone che unisce storia e tradizione sudafricana ed internazionale, puntando decisamente verso il futuro.
Jubulani è la sfera ufficiale dei Mondiali 2010 targata Adidas: aero grooves (le caratteristiche scanalature della superficie) ben visibili che rendono il pallone più stabile e preciso, effetto a “pelle d’oca” esterno e nuovo grip per offrire ai giocatori il totale controllo del pallone in qualsiasi condizione atmosferica.
Tutto perfetto, almeno in teoria. Infatti nella fase premondiale, Jubulani non sta riscuotendo molto successo. I giocatori lamentano l’inadeguatezza del nuovo strumento di gioco, in particolare i portieri denunciano le tante difficoltà incontrate. Gigi Buffon, l’estremo difensore della Nazionale italiana, ritiene che “Il nuovo modello è assolutamente inadeguato e credo che sia vergognoso far disputare una competizione così importante, alla quale prendono parte tanti campioni, con un pallone del genere”.
Il paratutto brasiliano Julio Cesar lo definisce “un pallone da supermercato” e il portiere della Spagna Iker Casillas afferma che “è davvero triste il fatto che una competizione così importante come i Mondiali debba essere giocata con un pallone davvero orrendo”. Il pallone crea problemi non solo a chi difende la porta ma anche a chi punta a bucare la rete, infatti l’attaccante italiano Giampaolo Pazzini ha dichiarato che “è difficile anche per noi perché se arriva un cross e tu calibri il colpo di testa, poi il pallone scarta e rischi il liscio. Per me è un disastro”.
Alle tante accuse l’Adidas ha risposto che è solo questione di adeguamento, ricordando che con un pallone simile l’Inter ha vinto la Champions. Adattamento che non servirà ai giocatori tedeschi o che militano in Germania, avvantaggiati dal fatto che il pallone dei Mondiali sudafricani è già in uso in Bundesliga. In più la casa madre Adidas garantisce che Jubulani segue rigidamente i parametri stabiliti dalla FIFA quindi le proteste e le lamentele rimangono parole senza riscontro.
E mentre in radio impazza la canzone dei Mondiali 2010, ai calciatori conviene dedicarsi al duro allenamento per adattarsi al meglio e il più rapidamente possibile al nuovo pallone, visto l’incombenza dell’avvio ufficiale della competizione. La speranza è che Jubulani, che in lingua bantu significa “festeggiare” “celebrare”, non rovini la festa a nessuno, almeno non alla nostra Italia!
Adriana De Maio